GENOVA - Mentre la guerra in Ucraina continua a lasciare per strada morti, feriti e devastazione prosegue la mobilitazione di aiuti e supporto dalla Liguria verso il Paese dell'Est. Una equipe composta da medici e infermieri dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova è partita in direzione Rzeszów, a 70 km dal confine ucraino. Obiettivo dare supporto, e cure ai bambini oncologici e malati gravi arrivati dall'Ucraina.
Una missione di una settimana resa possibile grazie all'azione congiunta tra Regione Liguria, protezione civile, Istituto Giannina Gaslini e Croce rossa italiana. Alcuni piccoli pazienti potranno essere spostati al Gaslini. Con questa operazione la Liguria subentra alla Lombardia tramite la centrale operativa remota soccorso sanitario della protezione civile e mette a disposizione la colonna mobile e due volontari della Croce Rossa
Da questo pomeriggio attivo il primo InfoPoint presso la stazione di Genova Brignole, mentre in settimana partiranno quelli nelle altre province. Nel frattempo prosegue la mobilitazione per l'accoglienza delle famiglie in fuga. Sabato scorso ha fatto ritorno a Genova il pullman Amt con 40 profughi distribuiti nelle diverse strutture cittadine. Dopo i controlli sanitari del caso resteranno nelle strutture fino a quando alcuni non partiranno verso altre regioni per raggiungere i parenti o troveranno un'abitazione pronta ad accoglierli. Altri pullman sono arrivati nella giornata di domenica nel Ponente Ligure. Da Genova un nuovo autobus Amt partirà nella giornata di martedì o mercoledì in direzione del confine ucraino per portare aiuti e trasferire in Italia altre famiglie (donne e bambini) in fuga dall'Ucraina.
Sono in totale oltre mille i profughi che hanno trovato accoglienza in Liguria da inizio emergenza. Nel mentre i tavoli alla ricerca di un accordo per la pace vanno avanti tra Russia e Ucraina per ora senza risultati concreti.