ITALIA - A partire dal 1 maggio terminerà l'obbligo del green pass in Italia. Visto la situazione sanitaria legata alla pandemia il ministero della Salute ha deciso per un allentamento delle misure anti-Covid: il Governo ha stabilito però di mantenere l'obbligo di esibire la certificazione verde quando si accede in determinati luoghi ancora fino al 30 di aprile.
L'attuale regime sull'obbligo di mascherine, previsto in tutti i luoghi al chiuso, compreso a scuola, resterà quindi in vigore fino al 30 aprile.
Le decisioni sull'uscita dalla fase di emergenza (confermata per il 31 marzo) sono state presentate in conferenza stampa dal premier Mario Draghi insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del consiglio dei Ministri.
Da aprile, inoltre, non sarà più richiesto il green pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine.
Sempre da aprile decade l'obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. A chi ha superato questa soglia d'età, per cui in linea generale l'obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.
La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile e per accedervi sarà richiesto il green pass base. Mentre l'obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa.
L'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. Al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.
La road map tracciata dal governo per per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l'obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). Pertanto, a scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l'infezione.
Ci sarebbe anche la proroga per l'organico scolastico per l'emergenza (personale Ata e docenti) fino al termine delle lezioni, su richiesta del Ministro Patrizio Bianchi. Per questo obiettivo sarebbero previsti ulteriori 200 milioni.