Ammontano a 332.761 le prenotazioni effettuate dai cittadini liguri per ricevere la terza dose (148.386 quelle già effettuate), mentre sono 2.442.777 i vaccini effettuati dall’inizio della campagna. Numeri che confermano come la vaccinazione stia proseguendo e il lavoro che stiamo facendo per intercettare la maggior parte della popolazione per affrontare al meglio la quarta ondata della pandemia. Il vaccino è garanzia di protezione, per questo bisogna accelerare anche sulle cosiddette dosi booster soprattutto ora che il virus è tornato a circolare molto di più e iniziano a esserci in Europa i primi casi della nuova variante””. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti facendo il punto sul Covid e la campagna vaccinale.
Sul totale dei prenotati per la terza dose 2.579 risultano appartenenti alla categoria degli immunocompromessi, 16.692 alla categoria degli operatori sanitari, 38.009 agli ultravulnerabili, 11.805 alla fascia under 60, 62.104 alla fascia 40/59 e 125.843 nella fascia 60/80, mentre sono 75.729 gli over 80 già prenotati.
“Oggi più che mai dobbiamo continuare con un’unione di intenti tra tutte le Istituzioni, come fatto fino ad ora – continua il presidente di Regione Liguria Toti – perché questa è l’unica strada per battere il virus. Dalla prossima settimana aumenteremo l’offerta vaccinale anche prevedendo linee a presentazione diretta senza prenotazione in tutte le asl della Liguria”.
Per quanto riguarda i dati, nonostante l’aumento della circolazione virale la Liguria si conferma in zona bianca. “E’ aumentato il serbatoio da cui nascono i contagi ed è rappresentato soprattutto dai bambini della fascia 6 – 11 che fanno registrare un aumento esponenziale rispetto ad altre età più protette – spiega Angelo Gratarola, coordinatore Dipartimento regionale per l’Emergenza – Ci auguriamo pertanto che AIFA accolga al più presto le indicazione dell’EMA e nelle prossime ore autorizzi rapidamente a inserire questa fascia di età sotto la protezione vaccinale”. “Il nostro obiettivo – continua Gratarola – è quello di arrivare ad un incremento delle somministrazioni delle terze dosi per le persone vaccinate fin dall’inizio in modo da portare quella determinata fascia sotto protezione”. “Stabile la situazione a livello ospedaliero nelle terapie intensive – dice Gratarola – Siamo intorno alle 20 persone. In questo momento il nostro obiettivo è fare in modo di evitare sovraccarichi in determinati ospedali e rimanere sotto la soglia del 10% dell’occupazione in UTI e contemporaneamente bilanciare i malati Covid nelle varie strutture per non soffocarne nessuna e garantire le cure a tutti”. Confermata dal dottor Gratarola la zona bianca che “va però perseguita – dice – in modo da potervi rimanere lavorando sia sul fronte della somministrazione dei monoclonali laddove si verifichino cluster, come avvenuto nella Rsa di Masone, e poi vaccinare massicciamente perché non possiamo togliere capacità e risorse agli ospedali per mantenere la possibilità di cura per tutti e per le altre patologie”.