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Sanità

In Liguria 188 classi in didattica a distanza
1 minuto e 40 secondi di lettura
di Eva Perasso
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ROMA - Un passo indietro da parte del premier Mario Draghi sul fronte della didattica a distanza e della quarantena a scuola: se solo lunedì sera con una circolare ministeriale il dicastero della Salute aveva annunciato un ritorno al passato con la dad per tutti a partire da un caso solo di positività in classe, nella sera di martedì è arrivata la risposta da parte del premier in persona che sembra non aver gradito la decisione presa. Sconcertati i rappresentanti dei presidi alla notizia  che prevede una divisione per fasce di età: da 0 a 6 anni, nido e scuole dell'infanzia, si torna a casa anche solo con un bambino positivo. Per la fascia da 6 a 12 anni, la quarantena scatta con 2 casi positivi, mentre dai 12 anni in su le classi vanno in quarantena con tre casi positivi.

E così nella sera di martedì una nuova circolare con un netto contrordine indica i criteri ancora una volta modificati per l'accesso alla quarantena: "Non ci sarà alcun ritorno in dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato. Garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del Governo". La struttura commissariale del generale Figliuolo "intensificherà le attività di testing nelle scuole, al fine di potenziare il tracciamento".

La nuova circolare questa volta è a doppia firma, ministero della Salute e ministero Istruzione: "Anche in considerazione della sopravvenuta disponibilità manifestata dalla struttura commissariale potrà essere mantenuto il programma di testing di cui alla circolare n. 50079 del 3 novembre 2021, per la verifica della positività dei soggetti individuati come contatti di una classe/gruppo, da effettuarsi in tempi estremamente rapidi, tali da garantire il controllo dell'infezione".

Ancora una volta dunque la pressione dei test e la fretta per ricevere prima possibile i risultati dei tamponi passa alle Asl sul territorio italiano, che già nel primo mese hanno dimostrato le loro difficoltà nel gestire un numero crescente di segnalazioni. A oggi in Liguria le classi in quarantena stanno crescendo ancora: sono 188 in tutta la regione.

 

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