Due fondi statunitensi più uno arabo. Negli ultimi giorni si sono infittite le indiscrezioni sulla vendita della Sampdoria, lasciando presagire un cambio di proprietà imminente per la società di Corte Lambruschini. Primocanale, in un commento a firma dell’editore Maurizio Rossi, nei giorni scorsi ha spiegato al pubblico blucerchiato perché questa operazione possa e debba sì andare in porto per il bene futuro della Samp ma anche perché i tempi non siano ancora così maturi: il momento reale nel quale un soggetto si potrà considerare davvero interessato all’acquisto della Sampdoria sarà quando verrà presentata un’offerta vincolante, sulla quale l’advisor Lazard ed il Trustee Vidal nominato dalla famiglia Ferrero potranno compiere le loro valutazioni, accettando o respingendo la proposta, che deve anche essere compatibile con le esigenze dei concordati preventivi di Farvem ed Eleven per i quali la vendita della Sampdoria è stata messa a garanzia. Al momento nessuno ha presentato offerte vincolanti.
I fondi che si sono interessati ai conti della Samp sono comunque tre: Ares Capital Corporation di Jim Miller con sede a New York, Investcorp Holdings B.S.C del Bahrein e Cerberus Capital Management di Steive Feinberg, anch’esso con sede nella Grande Mela.
I primi due, Ares ed Investcorp, dopo avere tentato senza successo la scalata al Milan, non hanno rinunciato all’idea di entrare nel calcio italiano e hanno rivolto le loro attenzioni su quattro club di serie A: Inter, Napoli, Fiorentina e appunto Sampdoria.
Il fondo Cerberus avrebbe presentato all’advisor Lazard anche un’offerta non vincolante, è un cosiddetto fondo specializzato in investimenti in difficoltà. Gli addetti ai lavori li chiamano "vulture funds", ovvero fondi avvoltoio, che volteggiano sopra alle società in difficoltà o addirittura sull’orlo della bancarotta per prelevarle a condizioni vantaggiose. Se l’investimento va bene, il fondo incassa laute plusvalenze. Se va male, molla la preda e va in cerca di nuove opportunità.
Uno dei più noti "fondi avvoltoio" di Wall Street è proprio Cerberus Capital Management, che, secondo il Financial Times, forte del successo ottenuto con Air Canada, manifestò anche un interesse per l'acquisto di Alitalia, senza però partecipare all'asta.
Questa è la situazione delle trattative per il cambio di proprietà della Sampdoria, destinato in ogni caso a sbloccarsi non prima dell’autunno, complice l'omologa dei concordati delle aziende Eleven Finance e Farvem di Massimo Ferrero, per i quali la cessione del club blucerchiato è stato messo a garanzia nel Trust Rosan.
Peraltro, l'attenzione quasi "morbosa" dei Fondi statunitensi per il calcio italiano si inquadra in un più ampio "attacco" degli investitori nord americani alla serie A italiana, dove i margini di guadagno restano ancora piuttosto ampi.