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Sport

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di Stefano Rissetto

Se la Sampdoria è la colonna sonora delle vite di molti di noi, Vittorio De Scalzi aveva scritto la colonna sonora di quella colonna sonora. Infatti i tifosi blucerchiati in queste ore a migliaia lo piangono sui social, hanno affisso uno striscione nella Sud (foto), anche se non avevano avuto la fortuna di conoscerlo di persona, oppure averlo applaudito alle feste doriane cui partecipava sempre volentieri.

Da sempre, come il fratello e collega Aldo, sostenitore della Sampdoria, una trentina di anni fa, come "De Scalzi Bros", avevano lanciato nel mondo blucerchiato un oggetto prezioso e destinato a tramandarsi: il concept album "Il grande cuore della Sud", un long playing con la ripresa dello storico inno "Doria olè", rimasto tale a prescindere dal lancio di "Forza Doria forza Sampdoria". C'erano anche alcuni divertissement, come la "Boskov dance" con la voce campionata del tecnico serbo e un anticato charleston di sfottò ai cugini ("Erano i tempi"). Quel disco, uscito dopo la vittoria della Coppa delle Coppe, accompagnò la squadra alla conquista dello Scudetto; venne perciò ristampato, anche in versione picture disc (beato chi ce l'ha), con il brano "Ho uno scudetto nel cuore".

Ma quel disco conteneva un gioiello destinato a divampare nel tempo: "Lettera da Amsterdam", una canzone d'amore dal testo sfuggente, difficile da riferire nell'immediato a una squadra di calcio, scritta sul canone dell'"amor de lonh" e dall'inconfondibile melodia descalziana. Dagli inizi del millennio, venne diffusa dagli altoparlanti prima di ogni partita, diventando in pratica non tanto il vero inno, quanto la canzone più amata dai sampdoriani. Negli ultimi decenni "Lettera" non ha scandito trofei o altre vittorie, ma è un pezzo di cuore dei tifosi blucerchiati.

Qualche anno fa, Vittorio e Aldo De Scalzi ci avevano riprovato, chiamando altri talenti di fede blucerchiata come Michele Maisano, Vladi dei Trilli e Manolo Strimpelli, sotto le insegne della "Blue Circled Band" per un altro concept album lanciato dalla canzone "Solo per te". In quel disco, "Lettera" era interpretata a cappella dai Cluster, un gruppo vocale genovese scoperto proprio dai fratelli, generosi con chi voleva imparare e cominciare.

Vittorio se n'è andato, ha raggiunto la sua stella Aldebaran. Lascia immalinconiti, oltre a tutti gli amanti della sua raffinatissima musica "generalista" di successo, anche i tifosi sampdoriani, ai quali ha regalato - appunto - la colonna sonora della colonna sonora della loro vita. Diglielo tu che puoi provare i brividi che dà, oltre i limiti dell’impossibile in cima alla classifica più in alto delle nuvole, ciao Vittorio.