Soltanto un arbitraggio scellerato ed un’ampia dose di sfortuna hanno determinato la sconfitta della Sampdoria al “Ferraris” con l’Atalanta, nella prima giornata del campionato di serie A. La squadra di Giampaolo, ben messa in campo e con il neo acquisto Djuricic subito schierato sulla sinistra del 4-1-4-1, ha messo da in grande difficoltà la forte avversaria di turno, ma ad ostacolare i blucerchiati, che già hanno pagato a livello di Palazzo l’assenza di una proprietà vera, ha provveduto il signor Pairetto richiamando senza motivo al Var il pessimo arbitro Dionisi, che tuttavia aveva valutato bene l’episodio del gol apparecchiato da Leris e realizzato da Caputo.
Non deve essere sembrato vero al direttore di gara di trovare nelle immagini un appiglio inesistente per annullare la rete. Così l’Atalanta ha preso vigore, colpito un palo con Maehle e poi è passata in vantaggio con Toloi, dopo che Zapata aveva uccellato Ferrari. L’inizio della ripresa ha fatto immediatamente capire che la musica non sarebbe cambiata: Pasalic, già ammonito, commetteva un fallo da secondo giallo ma veniva graziato. Nonostante questo, la triplice sostituzione di Giampaolo – Verre per Djuricic, De Luca per Caputo e Depaoli per Bereszinsky – trasformava la Samp che trovava la forza di colpire un palo esterno con Sabiri su punizione.
Poi, l’ingresso dell'eterno Quagliarella dava ulteriore linfa alla Sampdoria: lo stesso capitano prima lambiva il palo con una conclusione rasoterra al volo di sinistro e dopo scheggiava la traversa con un delizioso tiro a giro. Nel finale, con i blucerchiati sbilanciati in avanti alla ricerca del pari, arrivava in contropiede la rete di Lookman: la beffa, oltre il danno.
La Samp ora ha un calendario terribile, tra due lunedì la Juventus a Marassi, quindi la trasferta a Salerno e la Lazio in casa. Conforta e molto la prestazione, Giampaolo è stato bravissimo ad imbastire un collettivo con elementi sulla carta di secondo piano (Leris, Vieira) e senza ancora potenziali titolari come Villar e Gabbiadini.
Ottimo l’impatto di De Luca, la cui conferma è stata voluta proprio dall’allenatore.
Ma serve altro, ovvero la cessione della società per dare alla Sampdoria stabilità, rinforzi e arbitraggi non indecenti come quello con l’Atalanta