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Sport

Il Trustee ha dato tre giorni a Di Silvio per la "proof of founds". L'inglese a Bogliasco si allena ancora a parte
1 minuto e 22 secondi di lettura
di Maurizio Michieli
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Proof of funds, prova di fondi. Ruota tutto attorno a queste tre brevi paroline il contenuto della trattativa tra il trustee incaricato di vendere la Sampdoria (ovvero Gianluca Vidal) e l’ultimo pretendente alla società blucerchiata, cioé l’imprenditore cinematografico Francesco Di Silvio ed il finanziatore arabo Khalid Faleh Al Thani.

In sostanza, si tratta di un deposito di soldi vincolato a garanzia della serietà e della concretezza dell’operazione. I potenziali acquirenti della Samp, il cui primo approccio risale al marzo scorso, hanno adesso a disposizione tre giorni per produrre la madre di tutte le garanzie, che si chiama come sempre “vil denaro”.

Non solo per acquistare il club, per cui “bastano” una quarantina di milioni, ma anche per assicurargli un’iniezione di capitali freschi necessari alla prosecuzione dell’attività. Se lo faranno, la trattativa potrà avviarsi al closing. Se no, anche questa partita si chiuderà con un nulla di fatto ed il futuro della Sampdoria resterà ancora tutto da scrivere. Ammesso che gli eventuali nuovi proprietari siano in grado di farlo, ma questa è un’altra storia.

L’attualità si chiama soldi, con quelli disponibili il “giudice” potrà, anzi, dovrà decretare gioco, partita, incontro. Per l'intero torneo si vedrà.

Intanto Giampaolo, incassata la fiducia della società, lavora sul campo per risolvere i problemi della squadra in vista della sfida salvezza con il Monza, in programma domenica 2 ottobre alle 15 allo stadio “Ferraris”.

A Bogliasco sono assenti i nazionali Bereszinsky, Rincon, Djuricic, Sabiri e Gabbiadini mentre Winks continua ad allenarsi a parte e De Luca procede con le terapie. L'inglese è l'arrivo più prestigioso dell'ultimo mercato e l'allenatore confida su di lui per alzare il livello del centrocampo.