GENOVA - Questa volta l'addio è veramente definitivo. Goran Pandev a 39 anni smette col calcio giocato. Una decisione rimandata tante volte ma – dice - al fisico non si può mentire e così per il miglior giocatore macedone di tutti i tempi, in nazionale primatista per presenze e marcature, il distacco è quasi a cuor leggero.
Ancora non sa cosa farà da grande (si vede come direttore sportivo o procuratore anche se ammette che gli piacerebbe lavorare con i ragazzi) ma è sicuro che rimarrà a vivere a Genova, città che gli è entrata nel cuore al di là della sua esperienza sportiva con i rossoblù.
Nel Genoa di Gasperini arrivò nel luglio 2015, esordendo poi nella prima giornata di campionato in occasione della sconfitta esterna per 1-0 contro il Palermo. All'inizio segna soprattutto in coppa Italia, contro il Lecce e poi con una doppietta nel 4-3 con cui il Genoa eliminò il Perugia. Per un curioso scherzo del destino, il suo primo gol in serie A con la nuova casacca lo realizza proprio contro la Lazio, sua ex-squadra, il 15 aprile 2017 contribuendo al 2-2 finale.
All'inizio, confessa, fece fatica perché arrivava dal Galatasaray dopo aveva giocato poco a causa di alcuni infortuni e la preparazione del Gasp si fece sentire. Ma gli bastarono pochi mesi per ritornare in forma prendendo coscienza che quello sarebbe stato il posto giusto, protagonista in uno stadio che gli faceva venire i brividi anche quando arrivava da avversario. In ogni caso l'impegno non è mai stato in discussione, anche da quarta punta, anche nei momenti più neri della storia del grifone degli ultimi anni.
Alla fine il suo bilancio nel Genoa sarà di 176 presenze e 28 gol. E non c'è dubbio che rimarrà nel cuore dei tifosi. Dopo il calcio, Goran, buona vita.