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Sport

Molto prima di Contini, nel 2004 un altro portiere doriano vinse il duello con un collega, che all'epoca era campione del mondo in carica
1 minuto e 35 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

"Quando a tirare un rigore ti trovi davanti un altro portiere, il primo problema è che non lo hai potuto studiare e quindi non sai come calcerà". Prima di Nikita Contini, efficace prima a segnare dagli undici metri e poi a opporsi a Guarna dell'Ascoli, nella storia recente c'è stato un altro portiere della Sampdoria capace di parare un rigore ad un collega, addirittura campione del mondo in carica. Si tratta di Gigi Turci, cremonese, oggi 52 anni, una lunga carriera nell'Udinese prima di arrivare in blucerchiato restandovi dal 2002 al 2005, titolare nella stagione della promozione e poi prima alternativa ad Antonioli.

Se Contini è riuscito a fermare il tiro di Enrico Guarna, il 13 agosto 2004 a San Siro Turci si oppose utilmente addirittura a Nelson Dida. Accadde in occasione dell'amichevole valida per il "Trofeo Seat Pagine Gialle". Si andava direttamente ai rigori dopo il 90' e la partita era finita 2-2: reti rossonere nel primo tempo di Tomasson e Kakà, rimonta doriana nella ripresa nel segno di Bazzani e Flachi.

Toccò quindi assegnare il trofeo ai rigori. I cinque tiratori di Ancelotti erano Crespo, Serginho, un certo Pozzi, Costacurta e Nesta, mentre Novellino mandò sul dischetto Volpi, Falcone, Rossini, Tonetto e Kutuzov. Sbagliarono Crespo e Pozzi per il Milan, Rossini e Tonetto per il Doria. Si andò avanti e i sesti rigoristi erano Edusei e... Nelson Dida. Il ghanese non sbagliò, mentre Turci intuì e bloccò il tiro del collega che due anni prima a Yokohama aveva vinto il Mondiale tra i pali del Brasile. Era una partita ferragostana, ma la prodezza resta.

"Non cambia molto per un portiere se ti trovi un portiere - ricorda Turci - perché è sempre un uno contro uno. Tra l'altro Dida non calciò neppure male, di interno sinistro sulla mia destra, ma io avevo intuito e riuscii a parare".

"A me non è mai capitato di tirare un rigore - conclude - e forse è meglio così!".