Non c’è verso. Il Genoa in casa non sa vincere. Col Brescia dopo un primo tempo convincente condito dal gol di Jagiello, la squadra rossoblu ha rovinato tutto con una prestazione molle e presuntuosa che prima ha visto l’espulsione di Badelj e nel finale il gol di Cistana.
Il Brescia ringrazia come il Benevento, il Parma e il Cagliari. Un solo successo col Modena e poi un poker di pareggi. Insomma Blessin ciò che in trasferta fa, al Ferraris disfa. Delusione da parte dei tifosi che si aspettavano finalmente una vittoria. E dire che nella prima frazione dopo lo spreco di Yalcin davanti alla porta e lo spavento di un colpo di testa che ha esaltato Semper tornato titolare, ha visto Bani e compagni fare un’ottima figura malgrado l’assenza in regia di Strootman per la morte del padre e di un Gudmundsson non al meglio. Segna Jagiello con un tiro dal limite e pare tutto in discesa.
Il Genoa resiste e prima rischia di subire il gol dall’ex Bianchi poi sfiora il raddoppio con Coda murato dal portiere. Dopo l’intervallo la squadra di Blessin non rientra più in gara. È un possesso palla sterile, senza voglia e a parte due cross in area non c’è grinta, non c’è cuore da parte del Grifo. Entrano anche Puscas e Gudmundson, ma non si vedono. Il Brescia a sto punto ci crede anche perché Badelj in pochi minuti prende due ammonizioni (fiscale il primo giallo) e lascia i compagni in dieci. Al 94’ dopo alcuni brividi la formazione di Clotet su azione da corner pareggia. Ci sarebbe subito dopo pure il regalo di Lezzerini, ma Puscas non ne approfitta e questo errore del rumeno blocca la fuga verso la testa della classifica del Genoa. Blessin si arrabbia, ammette il flop e fa i conti coi rimpianti.
La speranza è che questi punti persi per strada non costino troppo a giugno. Ma con uno stadio così pieno è un delitto vedere un Genoa a volte scollegato da ciò che lo circonda. Ma grazie alle imprese lontano da Genova la squadra è seconda e questo anestetizza un po’ i mugugni peraltro legittimi.