MILANO - La beffa arriva ancora nel finale come contro la Fiorentina al Picco. Lo Spezia perde 2-1 a San Siro contro il Milan nell’anticipo serale del sabato.
Rossoneri in vantaggio al 21’ con Theo Hernandez che si conferma bomber: stop di petto e tiro al volo che non lascia scampo a Dragowski. La reazione c’è ma non è sufficiente a far trovare il pari: Nzola butta all’aria una buona occasione prima dell’intervallo. Anche il Milan non sta a guardare e centra una traversa con Krunic su cui è bravo Dragowski nel successivo tentativo di Diaz.
Nella ripresa gli Aquilotti spingono maggiormente: prima Ekdal si divora il pareggio poi al 59’ è l’ex Daniel Maldini a trovare il gol proprio nello stadio che è stato di papà Paolo e nonno Cesare. Cinquantacinque anni dopo un Maldini in campo a San Siro con una maglia diversa da quella rossonera (allora era stato Cesare in Granata in Milan-Torino dell'8 gennaio 1967 con il match terminato 1-1 in virtù delle reti realizzate da Rivera e Simoni).
I minuti trascorrono con il Milan a caccia del gol e lo Spezia che si difende con ordine. All’89’ però il sogno di Gotti di portare via punti da San Siro si spengono dietro alla magia al volo di Olivier Giroud che trafigge Dragowski e regala vittoria e tre punti alla squadra di Pioli. Già ammonito il bomber rossonero si toglie la maglia per festeggiare e si fa espellere. Ma il recupero non cambia le sorti del match.
Per lo Spezia ancora un’amarezza nel finale e classifica ferma al palo con 9 punti in 13 partite e terzo ko consecutivo. Ancora zero punti raccolti in trasferta dove però è arrivata la prima rete. Piccola consolazione ma troppo poco.
A fine partita ai microfoni di Skysport il tecnico Aquilotto Luca Gotti ha commentato: “Quando si prendono batoste di questo tipo, è inevitabile rimanerci male ma se analizziamo nel complesso stiamo migliorando da tutti i punti di vista. Può essere messo in conto il fatto di non portare a casa punti quando si gioca San Siro ma avremmo meritato qualcosa in più. Se riesco a tenere stretto lo spirito di questa squadra, la sorte poi la cambieremo noi".