Cinque date, quattro trattative, meno di un mese a disposizione per salvare la Sampdoria da conseguenze nefaste. Tra novembre e dicembre si decide il destino della società blucerchiata e probabilmente anche della squadra, impegnata nella difficile lotta per la salvezza.
Le prime date sono quelle del prossimo fine settimana: sabato c’è la manifestazione di protesta dei tifosi e domenica la presenza anche di Gianluca Vialli a Genova per la proiezione in anteprima del film “La bella stagione”.
Poi, il 6 dicembre scadrà l’interdizione a Massimo Ferrero, il 14 è in programma l’assemblea degli azionisti con l’obbligo di ricapitalizzazione ed il 16 il termine ultimo per gli adempimenti fiscali. A proposito dei quali Lorenzo Casini, presidente della Lega di serie A, ha dichiarato: “Se un club ne ha chiesto la rateizzazione, nel calciomercato invernale non potrà andare a comprare calciatori senza cederne altri”.
La Sampdoria è in queste condizioni ed infatti sta pensando ad una sessione di prestiti, il primo dei quali sarebbe Denis Praet, ripetutamente chiesto al Leicester.
Contemporaneamente si succedono le indiscrezioni sulle trattative di cessione della Samp: dal gruppo Di Silvio-Al Thani, che ha nuovamente annunciato l’imminente arrivo dei soldi, al Fondo Merlyn Partners, già proprietario del Lille.
Nelle ultime ore si sono aggiunti due nomi: il Fondo Genstar Capital dell’uomo d’affari e filantropo americano Jean Pierre Conte ed il ritorno di James Pallotta, ex proprietario della Roma, del quale si era già parlato nei mesi scorsi. Allora Pallotta aveva smentito, oggi (come svela Repubblica) sarebbe stato coinvolto nuovamente da Edoardo Garrone e Franco Baldini, padre di Mattia, promosso proprio pochi giorni fa da talent scout a direttore sportivo della Sampdoria.
Intanto stamane, il presidente Marco Lanna ha partecipato alla tavola rotonda “Operazioni di finanza ordinaria e straordinaria e di M&A”, svoltasi presso palazzo San Giorgio di Genova, dove (come documenta questa foto) ha incontrato anche Paolo Lanzoni, ex uomo Erg di Riccardo Garrone e soprattutto colui che aveva suggerito l’ingaggio di Beppe Marotta, conosciuto ai tempi del Varese.