Travolto dallo scandalo D'Onofrio (leggi qui), Alfredo Trentalange si è dimesso dalla presidenza dell'AIA.
Torinese, 65 anni, già arbitro internazionale e protagonista della retrocessione della Sampdoria nel 1999, con il famigerato rigore al 90' assegnato al Bologna il 16 maggio e da lui stesso giudicato inesistente poco tempo dopo, a fine carriera era rimasto nel giro e nel 2021 era stato eletto alla presidenza dell'AIA, battendo Marcello Nicchi. La sua avventura dunque al vertice degli arbitri italiano si chiude dopo meno di un anno, per via della vicenda del procuratore arbitrale (a destra nella foto) finito nei guai per reati comuni eppure mai rimosso dal suo capo.
Questo il comunicato: "Alfredo Trentalange ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri. Questa sera, alle 21, i Componenti del Comitato Nazionale incontreranno in videocall i Presidenti delle rispettive macro regioni per spiegare le ragioni della scelta".