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Sport

Il presidente della Sampdoria rivela di aver avuto Gianluca come "consulente ombra" nel suo anno da presidente
1 minuto e 41 secondi di lettura
di Stefano Rissetto
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Marco Lanna, presidente della Sampdoria, scosso dalla commozione per la scomparsa dell'amico e compagno di squadra Gianluca Vialli, in un'intervista a Primocanale confessa di averlo avuto a fianco come consulente ombra in questo anno da presidente ("Era informatissimo sulla situazione societaria, in lunghe telefonate mi ha dato molti consigli") e annuncia l'idea di un'iniziativa per ricordarlo: "Abbiamo avuto tanti progetti comuni, dal libro al film, altri li porteremo avanti, penso ad esempio a un quadrangolare con Chelsea, Sampdoria, Juventus e Cremonese, che dovrebbe diventare un appuntamento fisso nel suo ricordo".

LEZIONE - "Da lui ho imparato tanto e mi ha aiutato a crescere come uomo e giocatore. Poi è diventato un grandissimo amico, in un rapporto simile a una fratellanza. Luca è sempre stato una guida per tutti noi, sempre positivo e allegro".

AMICI - "Noi ragazzi dello Scudetto siamo stati un gruppo che è diventato indissolubile. Le scelte che aveva fatto Paolo Mantovani si sono rivelate di grandissima qualità, calcistica ma anche umana. Ogni volta che ci vediamo ci sembra di rivivere gli stessi momenti di quando eravamo giovani. Negli ultimi tempi questo legame si è ancor più rafforzato".

ESEMPIO - "Gianluca era una persona molto forte, è stato un esempio per tanti non solo per chi ci ha giocato insieme e chi gli è stato vicino ma anche per chi lo ha visto solo giocare. E' sempre stato un campione da imitare e seguire in campo e fuori dal campo. La chiamata in Nazionale da parte del suo amico Roberto è avvenuta perché Luca era un grande leader e riusciva a trasmetterlo e un pezzo della vittoria agli Europei è merito suo".

PRESIDENTE - "Per scherzo gli dicevo che ero qui solo per tenergli calda la poltrona... In questo mio anno da presidente lui è stato anche un consigliere importante, ci siamo sentiti spesso, se avevo un problema decisionale Gianluca era una delle persone che chiamavo. Sapeva benissimo tutto quello che stava accadendo nel mondo Sampdoria. Aveva capacità manageriali enormi e mi è stato di grande aiuto. Mi mancherà".