GENOVA - A Parma il Genoa troverà un clima nervoso.
La squadra di Pecchia sta faticando e ha dieci punti in meno del Genoa così pareva che i tifosi di casa fossero pronti a contestare. Invece hanno deciso di appoggiare la squadra e quindi il Tardini sarà infuocato col Genoa che sarà comunque sostenuto da 4000 tifosi. Il resto lo dovranno fare Martinez e compagni. Gilardino ha due giorni per tirare le somme. Probabile l’impiego del 3-5-2 col rientro di Sabelli per Hefti e soprattutto di Gudmundsson che potrebbe agire sia come trequartista sia come mezzala come ha fatto a Benevento. Si scalda pure Aramu che dovrebbe tornare titolare, forse alle spalle o vicino alla prima punta, qui c’è il ballottaggio tra Coda e Puscas, come venne impiegato a Bari.
Ma il tecnico rossoblu ha altre soluzioni e altrettanti rebus. In mezzo al campo può pensare di rilanciare Badelj con al fianco Frendrup e Strootman, oppure ricorrere a Jagiello col croato fuori. Tutte ipotesi al vaglio di Gilardino che ha più scelte a disposizione in una sfida delicata per il prosieguo della stagione. La società intanto si sta stringendo attorno al gruppo con la presenza del presidente Zangrillo al Signorini.