Vai all'articolo sul sito completo

Sport

2 minuti e 16 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

Un pari che vale più di un punto. La Sampdoria ferma l'Inter seconda in classifica e trova un risultato di prestigio che dà morale e autorizza le speranze di una rincorsa salvezza viva fino all'ultimo. La vittoria del Verona sulla Salernitana, per 1-0 con rete di Ngonge, nell'altra partita del lunedì, complica oltremodo la rincorsa salvezza del Doria, ma la squadra è viva. Per tutto il pomeriggio si erano rincorse voci di una presenza di Ferrero allo stadio (leggi qui) ma il mancato rilascio del biglietto da parte della dirigenza ha dissuaso il Viperetta. L'Inter gioca in giallo, la Sampdoria nella tenuta classica.

Nel primo tempo l'Inter prova per ben tredici volte la conclusione, centrando in sole tre occasioni lo specchio della porta e sempre trovando Audero. Di contro, una coraggiosa Sampdoria non si limita ad arginare i nerazzurri ma prova con Cuisance e Zanoli a sorprendere Onana. Le iniziative più pericolose si concentrano nei primissimi minuti, con i nerazzurri Lukaku, Mkhitaryan e Lautaro Martinez a impegnare Audero, ma i blucerchiati resistono, tengono botta e chiudono la frazione in crescendo, tentando di sorprendere l'Inter.

Nella ripresa l'Inter continua a premere, la Sampdoria cerca di sfruttare gli spazi per agire in contropiede, a mezz'ora dalla fine si rivede Sabiri, lanciato al posto di Cuisance. Poco dopo l'Inter cala un tris di assi: fuori Darmian, Barella e Lukaku, dentro Dumfries, Brozovic e Dzeko, cambio collettivo che esemplifica la disparità del confronto. Nell'ultimo quarto di gara Stankovic richiama Gabbiadini e Djuricic per Rincon e Murru, con la chiara intenzione di coprirsi per fronteggiare l'accentuato assetto offensivo interista. La Sampdoria regge con coraggio la palese sproporzione di forze, è in una situazione di classifica terribile eppure gioca con raziocinio e intraprendenza. Col passare dei minuti l'intensità agonistica sembra calare, ma la squadra di Inzaghi continua a provare a spezzare l'equilibrio. Dimarco calcia alta una invitante punizione dal limite, risponde una proiezione di Augello fermato da Skriniar. Altro contropiede del Doria, con Lammers che non riesce a raggiungere il servizio di Zanoli. Poco dopo i due lasciano il posto a Quagliarella e Paoletti. Nel recupero Audero compie un prodigio, deviando sulla traversa una saetta di Acerbi destinata al sette. Il portiere doriano è protagonista nei secondi finali, uscendo in presa alta su Dzeko. Ma è pareggio. Un punto che vale più di un punto.


SAMPDORIA-INTER 0-0
SAMPDORIA (3-4-1-2): Audero; Murillo, Nuytinck, Amione; Zanoli (86' Paoletti), Cuisance (59' Sabiri), Winks, Augello; Djuricic; Gabbiadini, Lammers (86' Quagliarella). All. Stankovic.
INTER (3-5-2):Onana; Skriniar, De Vrij, Acerbi; Darmian (65' Dumfries), Barella (65' Brozovic), Calhanoglu, Mkhitaryan (90' Carboni), Gosens (46' Dimarco); Lukaku (65' Dzeko), Lautaro Martinez. All. Inzaghi.
ARBITRO: Maresca di Napoli.
NOTE: Ammoniti Nuytinck, Lautaro Martinez, Amione, Lammers. Spettatori 21.733 (abbonati 14.593, rateo 156.475,86; miniabbonamenti 158, rateo 2.366; paganti 6982, incasso 236.401)