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Sport

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di Stefano Rissetto

La Sampdoria "vede" il traguardo della salvezza economica. Se quella sul campo malgrado il pareggio con l'Inter è ancora lontana, l'obiettivo della sopravvivenza aziendale sulla base degli adempimenti d'obbligo entro il 16 febbraio è ormai a vista.

Non si può dare nulla per scontato fino alla finalizzazione dei pagamenti e il CdA affiancato dall'avvocato Bissocoli, l'esperto designato dalla CCIA di Genova per la composizione negoziata della crisi, lavora senza soste per limare l'accordo con le banche ai fini di trovare la finanza adeguata alla copertura delle scadenze federali.

Il rumore di fondo che non facilita il lavoro della Sampdoria arriva da Massimo Ferrero, sempre più deciso ad alzare il livello dello scontro con l'attuale dirigenza, con la tifoseria, con ogni aspirante nuovo proprietario. Le pretese economiche, legate al celeberrimo "stipendio da presidente" che il Viperetta si era autoattribuito fin dall'insediamento, collidono infatti con una situazione di crisi aziendale, dovuta in parte non minima all'attività dell'autostipendiato, che - tramite figlia e nipote - ha mandato deserte ben 6 assemblee degli azionisti convocate dal CdA per ricapitalizzare. Un mancato riscontro che ha portato la dirigenza ad aprire la composizione negoziata della crisi, contesto nel quale le azioni della dirigenza dovranno essere coerenti e coordinate con i piani presentati e condivisi con l'Esperto.