Superato l'ostacolo del pagamento degli stipendi arretrati, anche grazie al fondamentale contributo del gruppo squadra, la dirigenza della Sampdoria lavora al futuro. L'agenda dell'attualità comprende l'attività di composizione negoziata della crisi aziendale, nella cornice di un decreto legislativo del marzo 2019: il CdA e l'avvocato Bissocoli, esperto nominato dalla Camera di commercio, stanno proseguendo le trattative con i creditori, un lavoro difficile e delicato.
L'attività del collegio si svolge su binari paralleli rispetto a quelli della continuità della UC Sampdoria 1946. Senza l'apporto di capitali freschi, rifiutato per sei volte consecutive dall'azionista di maggioranza, l'orizzonte della società blucerchiata non è infatti rassicurante.
La prospettiva possibile riguarda il prestito convertibile, che vedrebbe le azioni della Sampdoria date in garanzia della somma che consentirebbe di ottenere l'iscrizione regolare al prossimo campionato e la sopravvivenza di società e titolo sportivo. In merito sarebbe già al lavoro più di un soggetto interessato a rilevare la società blucerchiata.
Si tratta di un'iniziativa vitale ma delicata, perché senza l'impegno di un investitore, o più investitori, a rilevare le azioni messe a garanzia del convertibile, l'operazione avrebbe il solo effetto di dare un altro anno di fiato all'attuale proprietà.
Un prestito garantito con azioni della Sampdoria, che oggi valgono meno di un anno fa, non si basa infatti sulla capacità di rimborso del debitore ma sull’impegno in partenza di un “investitore” pronto a subentrare già oggi nella proprietà, quando si possa esercitare la conversione.