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Sport

La nostra intervista in esclusiva al Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini sullo Spezia Calcio
3 minuti e 25 secondi di lettura
di Luca Vaccaro

LA SPEZIA - Ecco le parole del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, intervistato in esclusiva da Primocanale in merito alle vicende dello Spezia Calcio, che lo vedono protagonista in quanto grande tifoso della squadra in maglia bianca.

Sull'importante contributo erogato dal Comune della Spezia in collaborazione con Regione Liguria (LEGGI QUI) per il rifacimento dello stadio Picco:

"Noi stiamo affiancando lo Spezia Calcio nel percorso della Serie A, che richiede dei parametri di qualità e capienza degli stadi diversi rispetto al passato, quindi, siccome non si può vivere di deroghe, insieme allo Spezia abbiamo delineato un progetto di oltre 12 milioni di euro come valore economico, insieme alla Regione Liguria ne finanzieremo un terzo, ossia 4 milioni di euro nell'interesse di continuare la serie A portando il nome della città in tutto il mondo e anche per i ritorni economici che i vari settori stanno avendo".

Sulla vetrina del campionato di Serie A per un comune come il nostro:

"E' fondamentale in quanto praticamente tutto il mondo guarda la Serie A e lo Spezia tutte le settimane viene citato ovunque. Innanzitutto è un richiamo per i nostri emigrati sparsi per il mondo che ogni tanto mi scrivono con orgoglio sia quando vinciamo, sia quando sentono il nome della nostra città che porta ad un forte richiamo anche di tipo economico, perchè poi tanti vogliono tornare a Spezia, la trovano cambiata, migliorata quindi il fattore calcio è sicuramente importante. Serie A vetrina mondiale, dobbiamo cercare di sfruttarla al massimo".

Sul rapporto del comune con la famiglia Platek, proprietari statunitensi dello Spezia Calcio:

"Un rapporto di dialogo continuo, chiaramente è una proprietà americana quindi ha una visione anche molto economico dell'attività sportiva e del calcio in particolare, che è un fattore veramente importante dal punto di vista finanziario dato che circa 5 miliardi di euro girano in Italia proprio grazie ad esso. Noi siamo un'istituzione che cerca di fare l'interesse degli Spezzini, una parte di questi è sicuramente quella legata a questo sport, lo stadio è nostro, dato in concessione allo Spezia Calcio e quindi questa logica deve continuare ad andare avanti, collaborando con lo Spezia nell'interesse di ognuno di noi".

Sulla situazione attuale dello Spezia, se crede alla salvezza delle Aquile:

"Assolutamente si, chiaro che è un impegno che i giocatori dovranno cercare di affrontare al massimo della loro capacità e forza, siamo stati sfortunati, perchè dopo la vittoria di Torino abbiamo avuto molti infortuni che ci portiamo ancora dietro oggi ma la squadra c'è, ha voglia di fare bene come ha fatto contro la Juventus, la quale con fortuna e grazie a due tiri due gol ci ha portato alla sconfitta, ma ci sono tutte le condizioni per salvarci. Chiaramente nessuno ci regalerà nulla, ma noi siamo abituati a soffrire. Non dobbiamo mai dimenticarci l'impresa eroica dello scudetto del 1944 che ci ha fatto sognare ed andare oltre le nostre aspettative, ciò vuol dire che Spezia è una città che sa soffrire ma sognare, raggiungere questi sogni e i giocatori devono esserne gli interpreti".

Sul mandato da Sindaco della città coinciso con la prima esperienza dello Spezia Calcio in Serie A nella sua storia e sul legame con le Aquile:

"Grande gioia quella di essere andati in Serie A, ho seguito tutte le partite durante il lockdown anche in trasferta con i ragazzi, però vado al Picco da circa 50 anni, ricordo Speggiorin, Barbuti e tanti altri grandi campioni che abbiamo avuto, i quali lottavano dando il massimo e quindi anche recentemente abbiamo avuto grandi giocatori. Ricordo poi in modo particolare campioni locali che hanno sempre dato tutto, ancora adesso avere Bastoni nella nostra squadra è fondamentale, come in passato i vari Bonanni, Motto e tanti altri, delle bandiere che sono state da esempio per tutti i ragazzi e tutte le nuove generazioni. Tanti ricordi, tanti affetti ma è chiaro che il sogno che ci ha fatto vivere Gabriele Volpi con Angelozzi è un qualcosa che nessuno mai potrà dimenticare".

Sulla possibilità di vedere lo Spezia in Europa tra qualche anno:

"Ci vogliono investimenti importanti, sarebbe un sogno ma a noi va bene già sognare la Serie A, rimanerci e continuare a lottare ogni domenica per cercare di fare il meglio possibile"

 

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