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Sport

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di Stefano Rissetto

La Sampdoria lascia in casa contro la Cremonese le speranze di salvezza, perdendo 3-2 dopo essere stata in vantaggio per due volte. La partita è stata preceduta dalle scaramucce meridiane fra ultrà (leggi qui) al casello di Genova Est. Amaro prologo a una partita che compendia una stagione intera: errori in campo e dalla panchina, modestia tecnica di una squadra indebolita nelle ultime tre sessioni di mercato, soltanto il pubblico è stato all'altezza e dalla fede della gente doriana bisognerà ripartire. Ma il campionato, matematica a parte, finisce qui.

La gara comincia con il Doria in avanti e il vantaggio arriva al 15', con un gol di Léris che colpisce di testa al culmine di un grande affondo di Augello sulla sinistra. I blucerchiati mancano il raddoppio con Zanoli, che pecca di egoismo al culmine di una discesa sulla destra, cercando il gol personale anziché servire al centro il liberissimo Cuisance. Gol sbagliato gol subito: la regola si applica al 35', con un gancio di Ghiglione che riporta il risultato in parità. Si va all'intervallo sull'1-1.

Nella ripresa la Cremonese sembra voler tentare il sorpasso, ma la Sampdoria ribatte colpo su colpo. Djuricic non serve il liberissimo Lammers e calcia su Carnesecchi, ma poi l'olandese su cross di Augello non sbaglia e segna il suo primo gol blucerchiato. Ma la Cremonese non si arrende e trova il pari con Lochoshvili a pochi minuti dalla fine. E' una mazzata per il Doria, che prende anche il terzo gol da Sernicola nel recupero. Finisce qui, la partita e il campionato. Ci sarà da ricostruire e non sarà facile.