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Passione, cuore, amore: quella del Grifone è una “grande piazza” che ha saputo riempire il Ferraris pure in C e ormai non ci si stupisce più
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di Giovanni Porcella

GENOVA - Il Genoa sui social ha fatto gli auguri al presidente Zangrillo per i suoi 65 anni. Ma sono i tifosi ad aver fatto fin qui un regalo al massimo dirigente rossoblu. Si perché anche col Perugia la prevendita vola verso quota 28000 con le trentamila presenze non lontane.

Passione, cuore, amore: quella del Grifone è una “grande piazza” che ha saputo riempire il Ferraris pure in C e ormai non ci si stupisce più. Per questo finale di stagione sono tutti mobilitati, perché è chiaro che il Genoa lotterà contro un avversario forte e visto bene. Se i numeri dei genoani sono importanti preoccupano agli stessi altri dati. Il Bari di De Laurentiis (oggi, che strano, è uscita la sfilza di possibili nuovi proprietari perché evidentemente già sicuri di andare in A), nel girone di ritorno ha giocato 5 volte in superiorità numerica e battuto molti rigori, per onestà i pugliesi hanno buoni attaccanti e ci sta, solo che il numero è mostruoso: 11 da inizio torneo, 5 fin qui nel ritorno.

Invece la squadra di Gilardino, se si può sibilare qualcosa con dati certificati, non sa da mesi dove sia finito il dischetto del rigore (4 in tutto il campionato e parliamo della seconda in classifica e il tragico 0 in questo girone. In più solo due volte ha avuto l’uomo in più. Nella volata finale a volte si scoprono i “raccomandati” e tutti ormai hanno visto e di conseguenza compreso cosa si deve aspettare il Genoa in queste ultime gare. La fiducia nel sistema deve essere incrollabile e il provincialismo combattuto. Ma fino a prova contraria i fatti sono chiari. Con la Reggina ineccepibile espulsione di Sturaro, ma nessuno ha visto Camporese sollevare di peso Frendrup e sbatterlo contro i tabelloni da cui poi è nata la rissa. Niente di niente.

Un esempio tanto per dire. A Bari sono dovuti ricorrere a due espulsioni per vincere contro i resti del Benevento. Ad Ascoli rigore fotonico negato ai marchigiani ridotti pure in dieci con il Var silente. È una mattanza alla decenza. Ma il Genoa si fa sentire ? Magari sottolineando anche che l’unica società gravata di un punto di penalizzazione a poche giornate dalla fine l’ha preso solo il Genoa ed è un caso  preoccupante e grottesca. La tifoseria si sappia, è al limite. Chiusa la litania, oggi ripresa degli allenamenti con Gilardino alle prese con scelte difensive e pure il modulo con la “tre” in retroguardia è sotto verifica.

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