GENOVA - La delicata situazione della Sampdoria ancora una volta smuove le istituzioni, che vogliono innanzitutto "monitorare la situazione e dare il pieno sostegno ai dipendenti e alle loro famiglie" come dichiara il vicepresidente del Consiglio Regionale Armando Sanna, Partito Democratico. Intervistato da Primocanale, Sanna ribadisce quanto aveva già annunciato con un post sui social, ovvero la volontà di "incontrare i dipendenti perché questa è una crisi aziendale e come politici ce ne dobbiamo occupare, il primo step in questi giorni caldissimi è dire che ci sono anche loro e vanno ascoltati", dichiarazioni in linea con quelle dell'editore di Primocanale Maurizio Rossi che il 1 maggio aveva espresso solidarietà ai lavoratori della società blucerchiata (LEGGI QUI), a cui hanno fatto seguito anche le dichiarazioni del sindaco Marcu Bucci e del governatore regionale Giovanni Toti (LEGGI QUI).
"Sono sampdoriano ma lo avrei fatto anche per le altre squadre, dietro alle società ci sono un indotto e soprattutto delle persone e dobbiamo fargli sentire la vicinanza delle istituzioni" afferma Sanna. Istituzioni che però hanno un margine di manovra piuttosto limitato: "non possiamo mettere in campo interventi diretti - spiega - ma va messa una lente d'ingrandimento. La voce di chi ha a cuore Genova e la Liguria è fondamentale, dobbiamo monitorare un patrimonio della città. La foto dei giocatori sotto la Sud con le mani alzate vale più di mille parole, è un dramma sportivo. La Samp è stata l'ultima delle non-big a vincere uno scudetto prima di quest'anno, che di fatto è già del Napoli, poi c'è stato Wembley, ma a prescindere dai successi è a tutti gli effetti un patrimonio della città e della Liguria. Se ci si infila in questo buco nero le conseguenze sono tante, perdere il nome sarebbe imperdonabile: per questo vogliamo monitorare".
Il principale responsabile di questa situazione è Massimo Ferrero, proprietario della società: "La situazione è allucinante - dichiara Sanna -. Siamo sotto ostaggio, è una figura deleteria anche per la storia della Sampdoria, non solo per quella sportiva ma anche per lo 'stile Samp' che ci ha sempre contraddistinti grazie ai proprietari precedenti. Bisogna sperare in un cambio di passo perché non si arrivi al dramma completo, in un intervento solido di solide realtà imprenditoriali ma quello che c'è dietro, ovvero i debiti, crea paura".
Sanna però si definisce ancora ottimista. "Credo che chi ha a cuore la Sampdoria proverà a salvarla". Ma anche nel caso peggiore non ha dubbi: "Noi tifosi la seguiremmo anche in Serie D. Il futuro della società ovviamente preoccupa molto più della retrocessione. Si rischia di cancellare la storia di una società, che questo legame rende speciale il derby di Genova, che per me è il più caldo insieme a quello di Roma. Siamo ad un bivio dal baratro. Il presidente Lanna sta facendo il possibile. Il grande rimpianto per noi tifosi è che Vialli non sia riuscito a coronare quello che per lui era certamente un grande sogno".