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Sport

Retroguardia granitica, un centrocampo che corre meno a vuoto e un reparto offensivo più imprevedibile sono assolutamente garanzie dalle quali ripartire
1 minuto e 1 secondo di lettura
di Luca Vaccaro

LA SPEZIA - Spezia al lavoro per preparare la delicatissima trasferta di Lecce: vietato fermarsi infatti dopo la splendida vittoria del Picco contro il Milan, che deve essere assolutamente un punto di partenza e non di arrivo.

Dovrà esserlo a partire dal modulo, perché l'intuizione di Semplici di passare al 3-5-2 è stata ottima, viste le risposte date dai giocatori in campo. Proprio per questo motivo, viene difficile pensare ad un possibile cambio nel match di domenica contro i salentini.

Una squadra più solida e compatta, con una retroguardia granitica, un centrocampo che corre meno a vuoto e un reparto offensivo più imprevedibile sono assolutamente garanzie dalle quali ripartire.

Mancherà Amian causa squalifica, ma nel ruolo di esterno destro tutta fascia potrebbe giocare l'eclettico Gyasi, spesso utilizzato in quella posizione ad inizio campionato.

Da capire allora se potranno esserci i margini per vedere Shomurodov in attacco al fianco di Nzola, per un reparto che, almeno sulla carta, sembra avere davvero poco a che vedere con una squadra in lotta per la salvezza.

Insomma, lo Spezia dovrà ripartire dalle certezze trovate nella gara interna contro i rossoneri, per andarsi a giocare una salvezza tornata, ora più che mai, assolutamente alla portata dei ragazzi di mister Semplici. 

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