“Sul piano dell'impegno abbiamo dato il massimo, ma per fare il mio gioco offensivo servono rinforzi”. Parole di Roberto D'Aversa, dopo la sconfitta di Napoli, dove una Sampdoria dignitosa e pressoché priva della retroguardia titolare ha perso di misura ma senza effettuare un tiro nello specchio della porta avversaria. L'assenza di Candreva ha pesato moltissimo, Quagliarella e Caputo non incidono da tempo, Gabbiadini si è fermato dopo sei giornate consecutive in gol. E altre soluzioni non esistono, Ciervo ha dimostrato di possedere eccellenti qualità ma è acerbo fisicamente, il neo acquisto Rincon è entrato bene e questo è un segnale di speranza in vista della sfida di sabato alle 15 a Marassi contro il Torino.
Dopo due ko di fila la Sampdoria deve infatti tornare a vincere per evitare di essere risucchiata nella zona calda. Certo serve un atteggiamento più pugnace: va bene che nell'azione c'era il sospetto di un rigore, ma fermarsi come hanno fatto i difensori blucerchiati sulla rovesciata vincente di Petagna ha dello sconcertante per una squadra votata a salvarsi. Il mercato è in fermento ma potrebbe esserlo anche in uscita e questo preoccupa non poco i tifosi.
Mercoledì potrebbe essere presentato ufficialmente al “Ferraris” Marco Lanna nuovo presidente, l'occasione per fare il punto della situazione e per riaccogliere un grande cuore blucerchiato alla Samp. Ricordando tuttavia che per ora, malgrado le sbandierate imminenti cessioni societarie ventilate dai soliti bene (si fare per dire) informati che preconizzavano Vialli proprietario e presidente prima di Natale, si sono rivelate carta straccia.
Padroni della Sampdoria erano e restano i famigliari di Massimo Ferrero, attualmente agli arresti domiciliari. Nel cda è rientrato Antonio Romei, professionista di valore, ma pur sempre l'uomo che ha portato a Corte Lambruschini lo stesso Massimo Ferrero, di cui è stato per anni grande amico e complice in affari di vario genere, come emerge dall'autobiografia dell'ex presidente. Nel cda ha fatto il suo ingresso Alberto Bosco, per tanti anni addirittura direttore operativo della Sampdoria di Ferrero. Il direttore sportivo è sempre Daniele Faggiano, scelto da Ferrero. Il trustee della Sampdoria è Gianluca Vidal, uomo di fiducia di Ferrero.
Insomma, parlare di discontinuità al momento è davvero troppo presto, magari soltanto prematuro. Ma è giusto dare fiducia a questo nuovo corso, a cui deve tuttavia partecipare anche la squadra mantenendo la categoria senza rischi. Se no al problema societario, che resta il più importante e il più grave da risolvere, si aggiunge quello del campo, complicando anche le buone intenzioni del nuovo presidente.