CAGLIARI - Un pianto di gioia che dà la misura dell'uomo prima ancora dell'allenatore. Al San Nicola di Bari l'ex allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri compie l'impresa e riporta il suo Cagliari in serie A dopo un solo anno di purgatorio e lo fa nel modo più incredibile possibile: con un gol dell'ex Genoa Leonardo Pavoletti al 94' davanti a 58mila tifosi baresi ormai pronti a scatenare la festa.
Pochi giorni fa lo stesso Ranieri impegnato nei playoff promozione ha commentato il via libera dei soci della società di corte Lambruschini al passaggio a Radrizzani e non ha usato certo parole tenere per Massimo Ferrero, anche se non lo ha mai nominato: "Io conosco quel personaggio e a lui non frega nulla della categoria in cui potrebbe giocare la Sampdoria. Non faccio pubblicità a chi non merita".
Ranieri era arrivato alla Samp nell'ottobre del 2019 centrando il primo anno la salvezza nel mezzo del caos Covid e l'anno dopo conquistando un tranquillo nono posto. Per lui in blucerchiato 72 panchine con un bilancio di 27 vittorie, 13 pareggi e 32 ko. Dopo la Samp, per il tecnico artefice dello storico campionato vinto dal Leicester nel 2016, il ritorno in Inghilterra per guidare il Watford. Quindi a dicembre del 2022 la chiamata del Cagliari e l'impresa a tinte rossoblù consumata sotto la pioggia del San Nicola in pieno recupero.
Ranieri ha raccolto il Cagliari quando era 14esimo più vicino alla zona retrocessione che alla promozione. Un girone di ritorno di livello, poi i playoff dove i sardi hanno eliminato in ordine Venezia, Parma e quindi il Bari all'ultima fatica, tagliando il traguardo. In spaccata al 94' Pavoletti (col Genoa dal 2015 al 2017 con 45 partite giocate e 23 gol segnati) ha trafitto Caprile in pieno recupero.
Ranieri aveva già allenato il Cagliari all'inizio della sua carriera alla fine degli anni 80' quando i sardi erano sprofondati nell'inferno della Serie C: erano gli anni tra il 1988 e 1991, tre stagioni condite la prima dalla promozione dalla C alla B, la seconda con la promozione dalla B alla A, la terza con una incredibile salvezza in serie A dopo un girone d'andata che aveva lasciato i rossoblù ultimi, poi il cambio di marcia e la salvezza. Ora, 33 anni dopo, Ranieri si è ripetuto in quella stessa piazza che lo ha visto crescere e lanciato verso una carriera straordinaria in giro per l'Europa, sempre con grande signorilità e la voglia e caparbietà di un ragazzino che ha ancora tutto da dimostrare.
A fine partita il tecnico romano ha fatto i complimenti al Bari di Magnani (da giovanissimo nella rosa della Samp scudettata) e ai tifosi pugliesi per il calore mostrato. Al ritorno in Sardegna in aeroporto alle 3,30 del mattino è passato per una via secondaria lasciando ai suoi giocatori la scena e l'abbraccio del tifosi sardi che hanno aspettato a Elmas l'arrivo della squadra di ritorno dall'apoteosi di Bari. "Abbiamo un popolo intero dietro che ci spinge - ha commentato a fine partita sir Claudio che si gode l'impresa ma con un occhio al domani -. Cosa farò da grande? L’allenatore".
Nella rosa del Cagliari tanti ex passati per la Liguria, non solo i due protagonisti della notte del San Nicola, stadio tra l’altro progettato oltre 30 anni fa dall’architetto genovese Renzo Piano. C’è Gianluca Lapadula, al Genoa non ha lasciato il segno, con la maglia del Cagliari ha riconquistato il titolo di capocannoniere. Nella rosa sarda anche Edoardo Goldaniga al Genoa dal 2019 al 2021. E ci sono anche Antonio Barreca, fugace presenza al Genoa, Adam Obert cresciuto nelle giovanili della Sampdoria prima di trasferirsi sull'isola e Giorgio Altare protagonista per una stagione con la Primavera del Genoa. Fa parte della rosa del Cagliari anche Elio Capradossi che nel 2020 contribuì a portare lo Spezia in Serie A. Simone Aresti, terzo portiere del Cagliari, ha giocato nel Savona dal 2011 al 2014 segnando anche due incredibili gol nell'allora Lega Pro seconda divisione: era la stagione 2011/2012. Nello staff tecnico dei sardi poi ci sono anche Roberto Muzzi che nel 2019 è stato collaboratore tecnico di Andreazzoli al Genoa e Fabio Pisacane cresciuto nelle giovanili del Gfrifone accanto a Mimmo Criscito.