Moena - A Josep Martinez non difetta la simpatia e la voglia di stupire ancora dopo l’annata scorsa culminata con la promozione in serie A. Il portiere del Genoa, in esclusiva a Primocanale, ha spaziato a 360 gradi sulla sua carriera e sul mondo rossoblu stando subito al gioco mostrando le “mani Sante”: “Eccole - dice mostrandole alla telecamere - vedete che sono piccole?”.
Poi la sua analisi dell’avventura al Genoa: “L’anno scorso non era partita bene. Forse non sentivo fiducia poi ho avuto anche un infortunio che mi ha frenato. Però sono tornato Bari e li e’ cambiato tutto con quella parata all’ultimo minuto. Il calcio è fatto di queste cose. Però anche con la Reggina e col Venezia ho fatto interventi importanti”.
Martinez racconta i suoi allenamenti con Scarpi e il suo staff: “Lavoriamo sodo e la preparazione è sempre ad alto livello. E ora c’è la tecnologia, infatti ci sono gli occhiali che per un attimo non ti fanno vedere niente e poi in un attimo vedi di nuovo il pallone calciato dal preparatore a pochi centimetri da te. È strano ma aiuta la reazione”.
La stagione? Martinez non pone obiettivi ma in fondo si allinea a Gilardino che parla solo di salvezza: “Credo che consolidare la categoria conquistata sia già un punto di riferimento e quindi ci dobbiamo preparare bene di da subito. Il calendario non è semplicissimo ma ci faremo trovare pronti”. E poi una sorpresa: “In Italia si mangia benissimo e io vi dico che vado matto per il pesto. Buonissimo”.
E i tifosi? “Ne ho parlato anche a Martin che è un mio connazionale. Gli ho detto, vedrai che tifosi ci sono qui. E in effetti in tantissimi ci sono vicini anche nel nostro ritiro di Moena. Vanno ringraziati. Applausometro? Si, sento tanta simpatia per me dalla gente, ma no da che Gudmundsson mi batte, ma lui fa i gol io pari e basta - dice ridendo”. Infine la sua Nazionale: “un poco alla volta, ora conta solo il Genoa”.
Martinez racconta i suoi allenamenti con Scarpi e il suo staff: “Lavoriamo sodo e la preparazione è sempre ad alto livello. E ora c’è la tecnologia, infatti ci sono gli occhiali che per un attimo non ti fanno vedere niente e poi in un attimo vedi di nuovo il pallone calciato dal preparatore a pochi centimetri da te. È strano ma aiuta la reazione”. La stagione? Martinez non pone obiettivi ma in fondo si allinea a Gilardino che parla solo di salvezza: “Credo che consolidare la categoria conquistata sia già un punto di riferimento e quindi ci dobbiamo preparare bene di da subito. Il calendario non è semplicissimo ma ci faremo trovare pronti”. E poi una sorpresa: “In Italia si mangia benissimo e io vi dico che vado matto per il pesto. Buonissimo”.
E i tifosi? “Ne ho parlato anche a Martin che è un mio connazionale. Gli ho detto, vedrai che tifosi ci sono qui. E in effetti in tantissimi ci sono vicini anche nel nostro ritiro di Moena. Vanno ringraziati. Applausometro? Si, sento tanta simpatia per me dalla gente, ma no da che Gudmundsson mi batte, ma lui fa i gol io pari e basta - dice ridendo”. Infine la sua Nazionale: “un poco alla volta, ora conta solo il Genoa”.