LA SPEZIA - Ecco le prime parole di Rachid Kouda, nuovo giocatore dello Spezia Calcio, nella conferenza stampa di presentazione
Come si definirebbe:
"Come un ragazzo fuori dal campo abbastanza timido, che però poi con il tempo si apre molto, mentre dentro il campo sono una persona completamente differente, cioè intraprendente è determinato".
Sul percorso della sua carriera, che l'ha visto partire dal campionato di Serie D:
"Secondo me è importante per un ragazzo giovane iniziare a giocare subito in Serie D, piuttosto che stare diversi anni in Primavera, perché ha modo di giocare contro gente grande che ha giocato anche in categorie superiori; la D è un campionato che ti consente di farti le ossa e di crescere in fretta".
Sull'esperienza al Cagliari:
"Cagliari è stato un passaggio importante per la mia carriera, dato che si è trattata della mia prima esperienza fuori casa che mi ha formato come giocatore e uomo; sono stato allenato da mister Agostini e i suoi insegnamenti mi hanno aiutato tanto".
Sul Picerno, squadra da cui arriva:
"Arrivo da una piccola società come il Picerno che però mi ha dato tantissimo e che ringrazio molto, in particolare il Direttore è il mister; è stato un trampolino di lancio, sono riuscito a mettermi in mostra anche grazie alla serenità che c’è in quell’ambiente e non posso che esserne rimasto molto legato".
Sullo Spezia:
"Lo Spezia è una grande società che punta a tornare in massima serie e quindi per me è un vero onore indossare questa maglia".
Su mister Alvini, neo allenatore delle Aquile e sul ruolo in cui sente di poter essere protagonista:
"Il mister mi ha fatto una bellissima impressione, mi ha parlato fin da subito, mi ha spiegato la sua filosofia e io sono a sua disposizione e sono pronto ad adattarmi a ogni necessità. Riguardo al ruolo, io nasco come mezzala, destra o sinistra è indifferente, però ribadisco che ovunque sarò schierato mi adatterò per il bene della squadra".
Sui compagni, com'è stato accolto:
"I compagni mi hanno accolto benissimo, si vede che è un gruppo coeso e composto da bravi ragazzi: mi sto trovando molto bene".
Sull'idolo d'infanzia, punto di riferimento a cui aspirare:
"Sin da bambino il mio idolo è sempre stato Pogba, è lui il giocatore al quale mi ispiro, perchè è un giocatore forte tecnicamente e dalle grandi doti fisiche, un centrocampista completo".
Sugli obiettivi con la maglia bianca:
"Spero di dare una grande mano a questa squadra, il mio obiettivo è quello di toglierci tutti insieme grandi soddisfazioni, per renderci protagonisti di una stagione di livello".
Sul progetto Spezia, cosa l'ha convinto in una trattativa che è stata lampo:
"C’erano altre squadre che mi avevano cercato, ma il progetto Spezia era quello che più mi ha convinto. Quando è arrivata la chiamata del club aquilotto non ci ho pensato un secondo e ho accettato subito. I direttori mi hanno fatto sentire importante e sono convinto di avere fatto la scelta giusta".
Infine sul Picco e sui tifosi aquilotti:
"Ho visto in tv il Picco, si vede che è uno stadio caldo, con una tifoseria molto attaccata alla squadra. Non vedo l’ora di poter scendere in campo e sicuramente sarà una grande emozione".