Che effetto gli ha fatto vedere suo figlio Andrea in blucerchiato, che ne pensa di Retegui in Italia con la maglia del Genoa, come vede la lotta scudetto, e tanto altro. Roberto Mancini, anima e simbolo della Sampdoria della Bella Stagione, ct azzurro e papà del giovane manager sampdoriano che fa parte dello staff tecnico-operativo della nuova Sampdoria, parla a Primocanale.
RETEGUI. Non si può che partire dalla notizia del giorno, l’arrivo in rossoblù del centravanti della Nazionale. Mancini racconta: "No, non gli ho parlato, non ancora. Ma sapevo che aveva dei contatti con squadre italiane e sono contento che questa opportunità si sia concretizzata con il Genoa. Mateo è un ragazzo serio, è uno che si impegna, che vuole migliorare. Giocare in serie A lo aiuterà a crescere e a migliorarsi anche tatticamente, in un campionato dove la vita per gli attaccanti non è mai facile. E poi, averlo qui e non dover fare, a ogni convocazione, migliaia di chilometri è un ulteriore vantaggio".
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ANDREA IN BLUCERCHIATO. Roberto è in vacanza, il solito, amatissimo, mare della Sardegna. Ma non si è perso la diretta della presentazione della Sampdoria da Livigno, con suo figlio Andrea, 31 anni il 13 agosto, sul palco. "È stato emozionante vederlo con quei colori. Andrea è sempre stato sampdoriano. È cresciuto fra Genova e Bogliasco, mi ha visto indossare quella maglia, quando è cresciuto avrebbe voluto passare nelle giovanili della Sampdoria ma poi non c’è stata la possibilità. Io allenavo la Lazio, l’Inter, ma lui avrebbe voluto venire a Genova nella Sampdoria, non nel mio club dell’epoca".
Lei sarà stato il primo a sapere di questa possibilità… "Sapevo che stava maturando qualcosa, ero a conoscenza della possibilità poi la cosa è andata in porto. E fare questo lavoro nella Sampdoria credo sia una grande occasione. Andrea è giovane, ma ha competenza, parla tre lingue, è un ragazzo per bene".
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CONSIGLI DI PAPÀ. "Parliamo sempre di calcio, ma poi ognuno ha le sue idee e, quando si lavora, le responsabilità sono personali. Ma lavorare per una squadra verso cui provi amore è qualcosa di molto bello. Ripeto: non devo dargli consigli, lui capisce di calciatori, studia, s’informa. E, comunque, quando dovrà fare delle scelte non sarà con me che dovrà confrontarsi, ma con Pirlo, con il presidente, con Legrottaglie".
NUOVA SAMP. Inevitabile domandare a Roberto Mancini come vede la nuova Sampdoria della rinascita societaria. "So che è difficile sempre, il campionato di B, e so che la Sampdoria esce da una situazione complicata. Ma mi auguro che faccia bene e possa tornare subito in serie A".
CAMPIONI DEL MONDO. "Gilardino ha preso il Genoa e lo ha portato in A, meglio di così… Pirlo aveva già fatto bene nella Juventus e sono convinto che farà bene anche nella Sampdoria".
OSSERVATORE INTERESSATO. Verrà a Marassi a vedere Genoa e Sampdoria? "Per forza. Genova merita di avere due squadre sempre in serie A. E merita di vedere e vivere il derby, che è il più sentito e il più spettacolare d’Italia".
FACCE DA NAZIONALE. A parte Retegui, ci sono giocatori "attenzionati" anche in casa Sampdoria. "Falcone è un bravissimo portiere, Ricci ha qualità nel ruolo di playmaker ed è già stato chiamato in azzurro. Poi è stato frenato da problemi fisici, ma ha già mostrato potenzialità degne d’interesse". E poi, c’è Audero… "Sì, prima dell’infortunio, l’anno scorso, stava facendo bene".
AZZURRO & FATICA. Alla Nazionale manca certamente qualcosa in zona gol e manca il salto di qualità di qualche grande fuoriclasse… "Era la stessa situazione anche quando abbiamo vinto l’Europeo. Ci sono giovani bravi che hanno margini di miglioramento. Sappiamo che c’è da lavorare e faticare, ma questo non spaventa nessuno".
CORSA SCUDETTO AFFOLLATA. Il finale non può che essere sulla corsa scudetto. "Negli ultimi quattro anni il campionato lo hanno vinto quattro squadre diverse, il che dimostra che c’è incertezza e che non c’è nulla di scontato. Il Napoli ha lo scudetto sulle maglie e quindi parte come squadra da battere, ma l’Inter è forte, il Milan sta facendo un’ottima campagna acquisti, la Juve è sempre la Juve e la Lazio sta crescendo…". Dunque, partita aperta, molta lotta e campionato tutto da gustare. Buone premesse anche per la Nazionale.