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L'intervista di presentazione di Mirko Antonucci, neo fantasista aquilotto arrivato dal Cittadella
2 minuti e 59 secondi di lettura
di Luca Vaccaro

LA SPEZIA - Ecco le prime parole di Mirko Antonucci con la maglia dello Spezia Calcio, in occasione della sua presentazione ufficiale. Ha aperto la conferenza il Chief Football Operations del club di via Melara Eduardo Macìa, il quale ci ha tenuto a presentare personalmente il nuovo fantasista aquilotto con queste parole: 

"Vi faccio conoscere questo talento proveniente dalle giovanili della Roma che ha sposato il nostro progetto, giocatore molto richiesto, siamo stati fortunati ad avere con noi un trequartista imprevedibile in campo, capace di fare la differenza tra le linee che sicuramente ci aiuterà nel percorso per tornare in Serie A. Ha giocato in passato con la Roma anche in Champions League, seguendo tutta la trafila nelle giovanili italiane, ora speriamo nella sua conferma qui allo Spezia".

Segue la conferenza stampa di Mirko Antonucci.

Sulla scelta di approdare allo Spezia, nonostante l'interesse di tante altre società, anche di Serie A tra cui Sampdoria, Frosinone e Genoa:

"Sicuramente quando ho finito l’anno scorso, anno positivo a livello personale, volevo staccare da tutto e valutare quanto fatto in un anno complicato a livello di squadra, in estate ho scelto la squadra migliore per me, che secondo me maggiormente poteva farmi crescere e aiutarmi nel percorso. C’è stato amore a prima vista, scelta più giusta, dimostrazione in questi primi giorni importanti per me".

Sul mister, richieste specifiche e ruolo in campo:

"La cosa che mi ha colpito è che per il mister nel calcio di adesso non ci sono ruoli fissi, calcio di rotazione, ruoli alternano quindi dove lui mi vedrà io mi adatterò e mi metterò al servizio della squadra".

Se si ritrova nei meccanismi di Alvini:

"Sicuramente una cosa che mi piace tanto è svariare sul fronte d’attacco attaccando la profondità, mi sto trovando bene, ma devo entrare nei meccanismi del mister".

Quali obiettivi si pone Mirko Antonucci con la maglia dello Spezia:

"Quello che voglio fare è aiutare la squadra a fare qualcosa di importante, gol o assist contano sicuramente ma sono qui per la squadra, per migliorare anche in fase di non possesso con l'obiettivo di diventare un giocatore a 360 gradi. Sacrificarsi per la squadra e aiutarla a vincere le partite".

Sul campionato di Serie B, differenze tra quello passato e quello che invece sta per cominciare:

"Sicuramente campionato diverso in questi ultimi due anni, ogni partita te la devi giocare con la testa giusta anche con squadre di bassa classifica altrimenti rischi, sta a noi dimostrare che possiamo fare qualcosa di importante ma solo attraverso il lavoro".

Sul numero di maglia, il 48 e sulle differenze di piazza tra Spezia e Cittadella:

"Il numero per me conta tanto, l'ho avuto prima volta alla Roma e me lo sono portato dietro. Spezia e Cittadella piazze differenti, non serve neanche dirlo, ma se giochi a pallone devi quasi gasarti ad avere queste pressioni, cosa che a me piace, l’anno scorso c’erano pressioni ugualmente dato che giocavamo per salvarci, ma è proprio li che un calciatore deve esaltarsi".

Sui compagni di squadra, come l'hanno accolto e cosa più l'ha impressionato:

"A livello di squadra ho trovato compagni calorosi, mi hanno accolto bene e sembra che sto qui da tanto, squadra che lavora tanto cosa principale per fare qualcosa di importante. Mi ha stupito il modo di allenarsi e di come vogliamo raggiungere gli obiettivi".

Sui tifosi, cosa devono aspettarsi da Mirko Antonucci:

"Mi aspetto di fare più gol possibile per fare felici tutti, me stesso e la squadra, speriamo il picco ci aiuti per regalargli gioie e vittorie".

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