Al massimo il Ferraris, con la capienza ridotta al 75 per cento per il Covid, può ospitare circa 22.000 spettatori e così il pienone non ci sarà ma ci andrà vicino il popolo del Genoa a colmare gradinate e settore dei distinti. La prevendita per il match complicato con la Roma di Mourinho procede spedita. La Nord è praticamente colma al numero previsto per la sicurezza e a spingere Sirigu e compagni ci sarà il calore di quasi ventimila tifosi che aiuteranno la prima in casa di mister Andriy Shevchenko e del neo presidente Alberto Zangrillo accompagnato dai proprietari americani freschi di closing.
Il Genoa, che in campionato non ha mai vinto in casa, arriva a questa sfida a pezzi. Soprattutto in attacco Sheva ha a disposizione solo tre punte: Pandev, Bianchi e Buksa, dato che oltre a Caicedo e Destro pure Kallon e Ekuban lamentano problemi muscolari a meno di recupero lampo nelle ultime ore. Il tecnico ucraino dovrà inventarsi qualcosa gestendo la rosa ridotta dagli infortuni, considerato che è ko pure Criscito. Un duello impari dal punto di vista tecnico tra le due formazioni e tra l’altro in passato tra Shevchenko e Mourinho ci furono attriti ai tempi in cui il portoghese al Chelsea allenava il bomber che vinse il pallone d’oro nel 2004. Poi le loro incomprensioni vennero superate, ma Sheva proverà a fare punti, mentre Mou dopo una serie di sberle subite deve riprendere la corsa verso la zona Champions. Partita tutta da decifrare, col Grifone che avrà uno stadio che crede nel miracolo e si farà sentire. Arbitrerà Irrati di Pistoia.