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Sport

2 minuti e 50 secondi di lettura
di Giovanni Porcella

GENOVA - Notte da dimenticare per il Genoa, travolto dalla Fiorentina nella prima giornata di A. Nessun dramma ma se in 45’ la squadra di Italiano realizza tre gol e chiude il match col Genoa e nella ripresa segna pure il quarto, con la rete almeno della bandiera di Biraschi, significa che c’è molto da lavorare per Gilardino e i suoi. Retegui isolato, Gud lontano dall’area e difesa senza Vogliacco che sbanda ad ogni giocata viola che è una signora squadra, ma che troppo facilmente gestisce una sfida a senso unico.

Genoa freddato, ma questo segnale vuol dire che la salvezza deve essere l’unico pensiero di tutto l’ambiente in attesa di un mercato che ha già dato tanto. Eppure l’inizio della serata faceva pensare ad altro visto che l’entusiasmo era stato tutto per Malinovskyi presentato da Josh Wonder di 777 Partners e dal presidente Zangrillo con l’ad Blazquez e il direttore generale Ricciardella davanti alla Nord che firma una coreografia con su scritto: il Grifone è tornato.

Il match però parte male per i rossoblù che dopo aver spaventato i viola con uno spunto di Retegui nell’azione successiva al 5’ subiscono la rete segnata da Biraghi che salta Hefti entra in area e lascia partire un tiro sotto la traversa che supera Martinez. Gran gol.
Pochi minuti dopo arriva il raddoppio di Bonaventura che infila in rete dopo un tiro di Gonzales che aveva colpito il palo. Avvio scioccante per Badelj e compagni. Tifo con trentamila spettatori che non si spegne nemmeno dopo l’uno-due micidiale della squadra di Italiano che gioca sul velluto.

La formazione di Gila pero’ non trova il ritmo e osserva il palleggio in sicurezza della Fiorentina. Al 23’ squillo di Badelj con una conclusione da fuori che sfiora il palo, ma l’arbitro aveva fischiato qualcosa. Si va avanti per episodi perché Gud non trova spazi e Retegui non riceve rifornimenti. Si vede poco anche Martin sulla sinistra. Poco dopo la mezz’ora prova a scappare via Frendrup ma si immola Bonaventura che viene ammonito. I toscani però sono sempre pericolosi sulla sinistra con Biraghi e Brekalo e Martinez deve intervenire. Il Genoa è immobile e un regalo di Dragusin non viene sfruttato da Nzola. Ma sul corner seguente Nico Gonzales di testa segna il 3-0.

Primo tempo da horror per Bani e soci oltre ai meriti evidenti dei viola . Buio totale per il Genoa che va al riposo senza dare segni di risveglio. Nella ripresa Gila passa al 4-4-2 e azione dì Gudmundsson con cross per Retegui anticipato. Ma non c’è più vita sul pianeta Genoa perché Bonaventura pesca Mandragora che di testa cala il poker. Partita in cui salta tutto e su ripartenza rossoblu Biraschi segna il gol della bandiera.

Tanti cambi per Gila che va col 3-4-2-1 con Jagiello, Ekuban  e Vasquez in campo. I rossoblu si scuotono e arriva qualche manovra offensiva che riaccende l’incitamento malgrado la partita sia segnata. Anche Italiano concede spazio a qualche riserva compreso Beltrand molto atteso a Firenze, pensando al match di Conference. Intanto Nzola sfiora il gol mentre i rossoblu riescono a trovare uno spunto che porta ad un colpo di testa di Retegui deviato da Terracciano. Occasione al 90’ per Thorsby che spreca da buona posizione.

Non succede più nulla davanti ai 33000 presenti. Notte da incubo, notte da cancellare subito per il Genoa che affronterà la Lazio all'Olimpico di Roma.