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Sport

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di Redazione sportiva

GENOVA - Un Oscar speciale di Stelle nello Sport per Abramo Canka. Il cestista che sogna l’NBA dopo il primo anno di esperienza a stelle e strisce con UCLA è stato premiato nella "sua" Genova, nel magnifico scenario di Terrazza Colombo. Dal Porto Antico di Genova agli Stati Uniti, passando per Sampierdarena, Santa Margherita Ligure, Roma (Stella Azzurra), Russia e Lituania. Una crescita esponenziale senza mai dimenticare i preziosi insegnamenti della madre Albana.

Una storia straordinaria quella di Abramo che ha iniziato a giocare a basket grazie alla Festa dello Sport. "Ho iniziato a palleggiare. Mi veniva naturale. Terzo tempo, tiri. Maurizio Scicchitano dice subito a mia mamma che non aveva mai visto un ragazzino così. A me piaceva provarli tutti gli sport e la Festa dello Sport è davvero qualcosa di straordinario. Ogni anno l’aspettavamo con trepidazione. E’ iniziato lì il mio viaggio".

Abramo Canka racconta il suo percorso ammirando dall'alto quel centro storico in cui è cresciuto con tanto amore e aiuto della comunità che ha sostenuti i grandi sacrifici della madre. "Mia mamma è il mio vero idolo. Ha fatto sacrifici enormi. Ha preso un barcone per inseguire i suoi sogni. Mi ha cresciuto da sola. Per me è stata una figura davvero importante. Senza di lei non so cosa avrei fatto. Questo premio lo dedico a lei. Spero un giorno di poter raccontare in un libro o con un documentario quello che è riuscita a fare".

A consegnare il meritatissimo Oscar di Stelle nello Sport è stato Michele Corti affiancato dal vicepresidente del Coni Liguria Furio Ginori. Tornato a Genova dopo un anno esatto dal “decollo”, Abramo racconta i dodici mesi vissuti con la casacca di UCLA, la mitica università di Los Angeles in cui hanno giocato, tra gli altri, Jabbar e Walton. La prossima stagione vestirà la maglia di Wake Forest in North Carolina. Ha 3 stagioni di eleggibilità per il draft Nba e vuole giocarsi al meglio tutte le carte.

"Sono felice di ricevere questo premio prestigioso. Mi rende orgoglioso. Certifica quanta strada sono riuscito a percorrere e spero sia di buono auspicio per il mio futuro. Il mio rapporto con Genova è speciale. Ho sempre vissuto nei vicoli, grazie all’aiuto di tante famiglie e alla comunità Papa Giovanni che hanno aiutato mia mamma durante tutta la mia infanzia. Ho frequentato la scuola Daneo e lo sport è stato per me fondamentale.

Ala-guardia di 198 centimetri, ammira Kobe Bryant, tifa Sampdoria, e ama la maglia azzurra. Dopo il Mondiale Under 20 sogna una convocazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, magari proprio nel periodo in cui qualche Big della Nba poserà gli occhi su di lui. Abramo è pronto per una stagione da Oscar. Brilla la sua stella e la Liguria sportiva lo abbraccia con orgoglio.

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