GENOVA - Senza paura, questo il messaggio che il tecnico del Genoa Alberto Gilardino lancia alla vigilia del match al Ferraris la sfida col Napoli campione d’Italia e per l’occasione la società ha ufficializzato che la squadra giocherà con la terza maglia, quella celebrativa dei 130 anni.
Come si ferma la formazione di Garcia?
"Con coraggio e con la mentalità giusta. Ho lavorato molto in settimana su questi aspetti. Sono certo che faremo bene, l’importante fare la prestazione. Sappiamo che di fronte avremo una squadra forte con due giocatori il lizza per il pallone d’oro come Osimhen e Kvaratskhelia, senza contare gente come Raspadori, Lobotka e altri ancora. Dovremo essere affamati”.
Nella sosta come avete lavorato?
“Abbiamo affrontato aspetti fisici e tecnico-tattici. Malinovskyi è in crescita ed è un giocatore che ci può dare molto, una scelta in più importante. Vasquez? È tornato da poco, ma lui è una macchina da guerra. Però dobbiamo valutare per bene dopo la fatica che ha affrontato. Comunque Martin è Haps sono pronti" conclude Gilardino.
Il Genoa va a caccia di punti:
“Servono quelli, dobbiamo fare il possibile - sostiene il mister - che poi parla dei tifosi e delle pressioni: c’è passione da parte del nostro popolo e lo stadio sarà bellissimo, giusto che i giocatori si facciano trascinare. Questa è la passione che non e’ pressione. La pressione c’è l’ho io ed è giusto che tocchi a me, d’altronde l’avevo sempre anche da calciatore, quindi sono pronto”.