GENOVA - Sapessi com'è e strano... un pranzo tra Radrizzani e Ibrahimovic a Milano. Non è passato inosservato l'incontro nelle ultime ore tra l'azionista di maggioranza della Sampdoria e il fuoriclasse svedese che oggi ha 42 anni e che ha dato l'addio al calcio pochi mesi fa chiudendo la carriera nel Milan. Nessun ripensamento, nessuna voglia da parte di Ibra di voler tornare a giocare magari con la maglia blucerchiata, e nemmeno l'ipotesi di un approdo di Zlatan alla Samp magari con ruolo diverso (in panchina?) visto i risultati tutt'altro che entusiasmanti da parte di Pirlo.
"Un cambio in panchina? No, Zlatan è un amico. Pirlo confermato? Assolutamente sì" le poche parole dello stesso Radrizzani intercettato a margine di un pranzo ufficialmente tra amici e tra uomini di calcio. Un pranzo tra amici, dunque. Chissà se l'imprenditore milanese ha chiesto qualche consiglio al totem svedese, ex grandissimo calciatore ma anche e soprattutto uomo di grande personalità, per provare a uscire dalla crisi di risultati della Sampdoria.
Il pareggio di Ascoli, pur dopo una prestazione ancora una volta deludente, ha comunque prolungato la fiducia al tecnico doriano Andrea Pirlo nel contesto di un progetto tecnico che continua a non funzionare nella sua interezza (con Pirlo non unico colpevole). La ripresa del campionato tra due settimane contro il Cosenza per provare a scacciare il tabù Ferraris: possibile ritorno di Pedrola. Ma servirà un cambio di passo complessivo da parte di tutta la squadra.