GENOVA - La Sampdoria è sempre in crisi e - dopo la figuraccia di Salerno in Coppa Italia - si alza anche il malumore dei tifosi. Ieri sera all'Arechi in verità i circa 300 tifosi blucerchiati sono stati encomiabili nel sostenere la squadra (in vero abbastanza inguardabile) per tutti i novanta minuti, salvo poi contestare gli stessi giocatori a fine partita manifestando a chiare lettere la stanchezza della piazza rispetto a queste prestazioni negative e chiedendo un pronto cambio di marcia nelle prossime gara.
Una mini contestazione - con un piccolo gruppo di tifosi - è poi andata in scena anche nella tarda serata di ieri all'aeroporto di Genova, quando la Sampdoria è rientrata da Napoli in charter. "Come uomo non posso dirti niente, ma nella Juventus la formazione te la faceva Ronaldo..." uno dei messaggi di un tifoso nei confronti di Pirlo. "Qui ti perdi, se vuoi parliamo di calcio..." la risposta del direttore tecnico doriano Nicola Legrottaglie.
Pochi presenti e qualche parola di disapprovazione: niente di trascendentale comunque per la squadra blucerchiata che poi ha lasciato il Cristoforo Colombo in pullman. Un episodio che però la dice lunga sul momento sportivamente drammatico che sta attraversando la Sampdoria che - dopo una retrocessione in serie B senza appello e un fallimento societario evitato solo all'ultima curva - sta rischiando ora la retrocessione in Serie C.
La cosa più grave è che ad oggi non si vede ancora la fine del tunnel: la vittoria col Cosenza era stata forse solo l'illusione di una svolta perché poi - contro due avversari certo non impossibili contro Sudtirol e Salernitana - la squadra di Pirlo ha incassato 7 gol e due sconfitte differenti ma entrambe pesanti. Sabato a Marassi (ore 16,15) c'è la sfida col Palermo: possibile rientro di Stojanovic, ancora out Pedrola, Murru e Barreca. Servirà tutta un'altra Samp - al di là del turn over visto a Salerno - per portare a casa un risultato positivo.