GENOVA - Sampdoria domani in campo contro il Palermo per provare a rilanciare una stagione sin qui molto negativa, a pochi giorni dalla brutta figura di Salerno in Coppa Italia che ha portato malumore anche tra i tifosi blucerchiati. "Il clima è quello di una squadra che è in un momento difficile - dice il tecnico blucerchiato Andrea Pirlo - lo sapevamo anche prima della partita di Salerno. La partita di Coppa non ha cambiato le situazioni. Sapevamo di affrontare una squadra di serie A con giocatori che avevano bisogno di mettersi in mostra. La situazione però era la stessa. Sapevamo già dopo la gara col Sudtirol che la partita più importante era quella col Palermo. Non è cambiato niente".
Matteo Manfredi - presidente in pectore e azionista di riferimento della Sampdoria - si è visto in questi giorni al capezzale della squadra. "La società è sempre stata presente. Ieri ancora di più. Ci ha fatto piacere la sua visita. Ha parlato con la squadra, con lo staff per avere un quadro generale. Come si fa in tutte le società di calcio. In un momento delicato fa sempre piacere che ci sia la presenza e la stima della società" dice Pirlo.
Il tecnico bresciano - per la prima volta nella sua carriera da allenatore - sarà squalificato dopo l'espulsione di Bolzano e non andrà in panchina. Al suo posto ci sarà il vice Roberto Baronio. "Mi spiace non essere presente. Ma dall'alto saremo sempre in contatto come succede sempre durante le altre partite con gli analisti e lo staff. L'obiettivo non cambia. Che sia io in panchina o Roberto, dobbiamo fare risultato".
Quanto pesa questa partita per Andrea Pirlo oltre che per la Sampdoria? Nel corso della settimana molti nomi - da Maran a Iachini sino a D'Angelo, Aglietti e Gotti - sono stati accostati alla panchina blucerchiata. "Per me è importante fare risultato così come per la Sampdoria, io faccio parte della Sampdoria. Non è Pirlo di qua, Pirlo di là. Si parla solo della squadra. Se vince la Sampdoria, vinco anche io" risponde il mister.
A proposito, com'è andata l'espulsione col Sudtirol di sabato scorso? "E' nata da un fallo laterale, una rimessa in cui è stato fermato il gioco. Non ne abbiamo capito il motivo, mi sono arrabbiato. Ho esagerato un po'. Un minuto prima c'era stato quel rigore. Pensavo di avere ragione in quel momento" racconta Pirlo.
Poi la scelta del club di mandare la squadra in ritiro anticipato già da ieri sera. "Siamo andati ieri sera in ritiro per cercare di stare insieme, concentrarci, avere più tempo per stare insieme, recuperare le energie. Spero che la cosa ci serva. Gli incontri col mental coach Roberto Re? Ora è via per lavoro. Ma restiamo in contatto con lui. Se ci sarà bisogno, lo rivedremo volentieri".
Samp che ritrova il Ferraris: quanto sposterà il fattore pubblico? La Sampdoria col Cosenza riuscì - due settimane fa - finalmente a trascinare i tifosi anche sul campo. "Quella deve essere la regola. Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi - dice Pirlo - Loro non ci hanno mai fatto mancare l'appoggio e noi con le prestazioni dobbiamo trascinarli. Alla squadra è capitata diverse volte di avere sbandamenti dopo aver segnato il vantaggio. Anche a Bolzano una buona partita sino al 80', poi il rigore nel finale ha cambiato le carte in tavola e il risultato. Non si meritava di perdere. Ma questo fa parte del gioco".
Quali sono i possibil rientri per la gara col Palermo? "Forse recuperiamo Stojanovic. Per il resto siamo gli stessi della settimana scorsa. Un cambio davanti, forse De Luca dall'inizio? Vediamo come stiamo - dice Pirlo - il Palermo è una squadra costruita per cercare di andare in serie A. Un'ottima squadra. Ma non abbiamo paura di nessuno. Andiamo a giocarci la nostra partita. Siamo una squadra di grandi valori, pian piano vogliamo far vedere cosa siamo. Andremo a giocare la partita a viso aperto con la consapevolezza che questa è una partita fondamentale".
Una battuta di Pirlo su Pedrola: lo stop col Cosenza è nato da un rientro troppo frettoloso dello spagnolo? C'è qualche rimpianto? "Col senno di poi puoi aver sbagliato, ma nei giorni precedenti Pedro non aveva dato nessuna sensazione di allerta. Si era allenato al cento per cento. Farlo giocare un quarto d'ora o cinque minuti credevamo non ci fosse rischio. E' successo l'infortunio con un movimento che non puoi allenare in allenamento ma che capita solo in partita. E' successo, è stato un danno" ammette Pirlo.
Da ultimo una considerazione su Corini, ex compagno di Pirlo nella stagione 94/95 nel Brescia, e oggi allenatore del Palermo che arriva domani al Ferraris in piena zona serie A, nonostante la sconfitta di domenica scorsa col Lecco. "Con Corini abbiamo condiviso una stagione, io avevo 16 e lui era tornato a Brescia a giocare. Ho un bellissimo rapporto con lui, lui è una bella persona. Sono contento che stia facendo bene. Speriamo però domani di dargli un bel dispiacere" sorride il mister doriano.