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di Marco Bisacchi

GENOVA - La Sampdoria non vinceva due partite di fila in casa da un anno e mezzo. Era il maggio 2022 e nel giro di un paio di settimane - proprio nella fase decisiva del campionato - arrivarono due vittorie con Genoa e Fiorentina che chiusero con un sospiro di sollievo un campionato di serie A in cui i blucerchiati a lungo furono a rischio retrocessione. Quasi una vita fa, pensando alla situazione attuale. Stavolta i blucerchiati - contro il Palermo (decisivo il gol di Borini alla fine del primo tempo) - hanno probabilmente giocato la partita migliore della stagione, peraltro di fronte a una delle big del torneo.

Una vittoria pesante nel giorno in cui la gradinata Sud aveva chiesto a chiare lettere alla squadra, attraverso uno striscione comparso prima dell'inizio del match ("Squadra, mister e dirigenza: la pazienza è finita!"), un passo diverso rispetto alle ultime uscite con Sudtirol e Salernitana. "Questo deve essere lo spirito. La richiesta da parte dei tifosi è normale. Abbiamo risposto da uomini, come dovevamo fare" dice Pirlo che - pur squalificato e in tribuna al fianco di Legrottaglie e Mancini nel corso della partita - rinsalda la sua panchina affidata per una giornata al vice Roberto Baronio.

E però questa Sampdoria - che pure ha giocato soprattutto nel primo tempo un bel calcio (clamoroso il palo di Kasami in avvio) - ancora una volta ha avuto la colpa di non riuscire a chiudere la partita. Nel finale decisivo Stankovic con una gran parata su Mancosu: il rischio di subire l'ennesima beffa, al netto di una prestazione complessivamente convincente, questa Samp lo ha di nuovo corso.

"Quando non le chiudi, le partite restano sempre in bilico e l'episodio sfavorevole può arrivare. Ma è stata la nostra partita migliore sotto ogni aspetto. Stiamo crescendo. Un trend che si è visto dalla partita col Cosenza - dice Pirlo - era importante vincere per alzare l'autostima, per togliere certi dubbi anche ai ragazzi. Più partite fai e più i ragazzi crescono. Era normale concedere degli errori, tanti sono alla loro prima esperienza professionistica. Nel complesso di una gara positiva della squadra abbiamo avuti dei picchi. Come la prova di Vieira. E poi Kasami che ha fatto una grandissima partita. Stankovic? Lui adesso sta parando, aveva fatto degli errori all'inizio. La qualità e l'autostima dei giocatori è cresciuta. Ma siamo solo all'inizio".

Buona gara anche per Verre che - ammonito - salterà per squalifica la gara di sabato a Modena. "Anche Valerio ha fatto una buona partita per intensità, quello che gli chiediamo - dice Pirlo - nei minuti precedenti al cambio ha avuto qualche situazione rischiosa. E abbiamo preferito toglierlo".

Come è stato per Pirlo vivere la partita in tribuna? "Diciamo che dalla tribuna si vede meglio la partita ma ci si fa sentire meno dalla squadra, le mie parole arrivano dopo - sorride Pirlo - ma se va sempre così, allora quasi quasi mi faccio squalificare ancora".

In tribuna al Ferraris c'era Andrea Radrizzani ma - dopo aver vissuto due giorni al fianco della squadra - non era presente Matteo Manfredi, di fatto presidente in pectore della Sampdoria, che questa mattina è diventato papà del piccolo Edoardo: un lieto evento - vissuto a Milano con la compagna Rebecca - che ha portato fortuna anche al mondo blucerchiato, vista la vittoria col Palermo.

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