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Sport

5 minuti e 36 secondi di lettura
di Luca Vaccaro

 

LA SPEZIA - Le prime parole di Luca D'Angelo, neo tecnico dello Spezia Calcio, in sede di presentazione ufficiale davanti ai microfoni della stampa, accompagnato dal Direttore Generale Andrea Gazzoli e dal Direttore dell'Area Tecnica Eduardo Macìa.

Apre la conferenza Gazzoli: "Parto da domenica sera, la passione che ho visto nella contestazione, pur severa, non ha nulla a che fare con un paio di episodi che sono seguiti. Siamo qua per Luca D'Angelo, portiamo un saluto ad Alvini. Negli errori si deve crescere, ringrazio la proprietà che ci ha fatto fare una scelta forte, decisa, di responsabilità verso città, tifosi e club. Mi auguro sia l'inizio di un percorso che coinvolga tutti questi aspetti".

Segue Macìa: "Grazie ad Alvini, persona onesta, grande lavoratore, percorso difficile in una situazione critica, ci ha messo l'anima, è riuscito a cominciare un percorso con questa squadra che ovviamente dobbiamo migliorare. Responsabilità in primis mia, ma siamo vivi, aldilà dei risultati. Ringrazio mister Luca D'Angelo, nuovo allenatore, persona pragmatica, equilibrata grande lavoratore onesto, questi i valori che vedremo in campo nei confronti di tutti. Persona che conosce bene la squadra e sa cosa vuol dire lavorare in piazze difficile, vedi su tutte Pisa. Nelle sue mani per continuare a migliorare questo percorso, avrà il supporto da parte di tutti".

Interviene poi Luca D'Angelo con un discorso introduttivo: "Ringrazio i direttori e proprietà per la possibilità, percepito voglia dello Spezia di prendermi come allenatore e ciò ha fatto differenza. Voglio salutare Alvini che conosco bene, allenatore preparato e persona ineccepibile. Squadra ha lavorato e questo merito di Alvini e dello staff, non è una squadra in disarmo, qualche problema ce l'ha, classifica parla, ma nelle partite che ho visto lo Spezia avrebbe meritato qualcosa di più".

Come si riparte:

"Sono stato 5 anni a Pisa, piazza calda come qui, sono a conoscenza anche della rivalità, innegabile, io posso dire ai tifosi che metterò tutto quello che ho perchè lo Spezia risalga e torni ad essere quello che tutti si aspettano. Squadra ben costruita che ha assorbito non bene la retrocessione, cercherò di essere più vicino anche ai giocatori, basta poco per capire a livello psicologico il livello dei ragazzi, loro ci tengono tanto a migliorare la situazione, ci sono difficoltà, poi cercherò di portare il mio pensiero di calcio differente da quello di Alvini, niente di più, non sono un'oratore, mi piace lavorare, non parlare".

L'ambiente l'ha accettato benevolmente: 

"Io sono privo di social, non conosco l'umore dei tifosi ma ci credo e l'idea è assolutamente quella di non deluderli"

La ricetta per risalire:

"Purtroppo no, non l'avrò neanche tra 10-15 anni, non è una scienza, è un gioco, dove il fattore umano è spesso sottovalutato. La pressione è forte e molti ragazzi non sono preparati alle difficoltà che questo mestiere comporta. Lo Spezia ha fatto 3 anni di A, non è semplice ripartire dopo una retrocessione. Chiedo con umiltà di stare vicini ai giocatori, supporto molto importante, incitare anche per strada, piuttosto che insultare, e il ragazzo renderà di più. Poi chiaro, i fischi fanno parte del mestiere".

Sul sistema di gioco:

"Squadra si adattava bene anche al modo di giocare di Massimiliano, lo dico tranquillamente, ci sono difensori aggressivi e decisivi, idea sua ci stava, io ho un'idea diversa. Questa squadra, quando recupererà tutti, ha struttura fisica, capacità tecnica, sono soddisfatto della rosa. Per il modulo ancora presto".

Punti di forza e di debolezza dello Spezia:

"Punti deboli non li ho ancora sviscerati e non li dico in pubblico (ride ndr), tra i punti forti è che la rosa è ampia, con giovani interessanti migliori di quanto hanno dimostrato. Dobbiamo fossilizzare il nostro pensiero da qui al termine del campionato e del torneo".

Se ci si aspetta di più anche dagli "esperti":

"Non ho parlato singolarmente, tutto molto rapido, parlerò anche con i meno esperti, credo che ogni giocatore debba portare qualità al massimo. Non mi piace che più esperto corrisponda a maggiori responsabilità, quelle vanno divise equamente, non è l'età o l'esperienza che determina scelta di formazione".

Se c'è il tempo di ripetere quanto fatto a Pisa:

"La differenza dall'anno scorso è che li sono rientrato conoscendo la squadra, ma i principali attori sono i calciatori, tempo c'è e possibilità tecniche, fisiche umane anche. Nel campionato di serie B ogni partita è indecifrabile, ma ci sono possibilità per venire fuori".

Spezia, scelta semplice:

"La capacità dei direttori di convincermi, non hanno fatto alcuna fatica, secondo me rosa buonissima, unita alla forza della proprietà, ma non solo economica, anche di struttura. Conosco la passione della gente per la squadra, c'erano tutti i motivi per dire di si".

Sul mercato di gennaio:

"Cerco intanto di sfruttare al massimo chi abbiamo, sfido chiunque a dire il contrario. Rosa buona, mercato di gennaio troppo in là, non serve parlarne, voglio prima capire che materiale ho a disposizione. Prima soluzione per uscire da questa situazione è la passione. Qualità tecniche indiscutibili. Bisogna vedere se hanno passione per uscire da questa situazione".

Un inizio subito difficile con la Sampdoria:

"Io penso che non si giocheranno partite semplici, equilibrio regna sovrano, in questo campionato ogni partita è lotta vera che va aldilà delle capacità tecniche, partita con la Samp deve essere stimolo, in un bellissimo stadio, ma giochiamo per vincere".

Mal di pancia di qualche giocatore e giovani che risentono dei risultati negativi:

"Sono problematiche che esistono, ma le capacità di un calciatore devono essere cuore caldo e testa fredda. Ci sono periodi in cui le cose volgono al temporale, non si può che aspettare che passi, se si hanno capacità tecniche e morali si viene fuori".

Un primo approccio nell'allenamento odierno:

"Buonissima struttura, c'è tutto per mettere noi dello staff e i ragazzi al massimo della condizione per svolgere compiti lavorativi".

 

 

Sull'attacco della squadra, reparto maggiormente in crisi:

"In questo momento i numeri dicono quello, le qualità dei singoli giocatore però sono notevoli, non sto qui ad elecnare i giocatori ma ci sono grosse possibilità di migliorare. Dobbiamo attaccare l'area con più intensità, anche dal punto di vista numerico. Abbiamo mezz'ala d'attacco, con il recupero di tutti c'è la possibilità di migliorare mettendo anche gli attaccanti nelle migliori condizioni. Qualità però sono intatte, come quelle di Antonucci, o di Moro, che l'anno scorso ha vinto un campionato da protagonista, giocatore che può farlo. Fiducioso che le cose possano migliorare".

Su Verde:

"Tutti i giocatori sono utilizzabili, Verde giocatore fortissimo per la categoria, è sempre l'atteggiamento però che fa la differenza. Se noterò in lui la volontà di dare una mano, anche e soprattutto a se stesso, lo utilizzeremo".

Gol subiti da palle inattive, nota dolente in questo avvio:

"Calci piazzati, dati negativi, ma anche lì è questione di atteggiamento, i giocatori hanno impatto fisico importante, quindi è solo l'atteggiamento da migliorare".

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