Il Genoa attende l’omologa nelle prossime settimane, forse anche meno, per avere l’ok alla ristrutturazione del debito con l’erario col quale l’accordo c’è già. Il “rosso” nei conti che in generale supera i 260 milioni, insomma è una cifra da crisi profonda. Con un taglio di oltre cento milioni il debito si abbassa però notevolmente e il Genoa può respirare anche perché col ritorno in A arrivano più soldi rispetto alla stagione scorsa, dai diritti tv e dal botteghino. "Siamo qui a pulire tutta la sporcizia del passato - aveva dichiarato l'ad Blazquez qualche giorno fa - poco a poco riusciremo a mettere a posto la società e il club".
La montagna di debito ereditata dalla precedente gestione lascia comunque il segno. Per superare questa “crisi” ovviamente serve rimanere in A e probabilmente fare qualche plusvalenze a fine stagione. In effetti giocatori come Dragusin, Frendrup e Gudmundsson pagati qualche milione di euro ora hanno una valutazione decuplicata. Insomma il vero tesoro anti crisi è rappresentato dai calciatori, aspettando il ritorno di Retegui che aveva iniziato benissimo il campionato. E visto i problemi della nazionale azzurra anche Spalletti attende il suo ritorno. Certo che gli annunci dei 777 Partners proprietari del Grifone era improntata ad una crescita della classifica col mantenimento dei migliori calciatori e ad oggi di fronte ai numeri del debito è a rischio.