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di Marco Bisacchi

GENOVA - Pirlo sempre più punto di riferimento in panchina, Kasami sempre più leader in campo. La vittoria sulla Reggiana – aspettando le due gara casalinghe a cavallo di Natale con Feralpisalò (sabato) e Bari (26 dicembre) a Marassi – ha confermato la crescita tecnica e mentale che sta vivendo la Sampdoria negli ultimi due mesi. I numeri non raccontano quasi mai bugie: nelle ultime 8 partite i blucerchiati hanno vinto 6 partite e sono risaliti ora a -5 dai play off, iniziando forse a costruire un campionato diverso dopo la fase iniziale a dir poco traballante.
Una Sampdoria che è sempre più la Sampdoria di Andrea Pirlo, che probabilmente sino alla gara col Palermo (era il 4 novembre) era finito in bilico rischiando molto anche a livello personale ma che nelle ultime settimane – dopo la fiducia sempre confermatagli dal presidente in pectore Matteo Manfredi – ha dimostrato di avere in mano la squadra riuscendo anche a firmare alcune modifiche tattiche, tra scelta e necessità, capaci di dare ulteriori certezze al proprio gruppo.

Un equilibrio nelle scelte in panchina che deve però trovare conferma – di partita in partita – in campo dove una squadra giovane ha sempre bisogno di un leader. E nelle ultime gare, compresa quella di Reggio Emilia, il vero leader della nuova Sampdoria è sempre più Pajtim Kasami, 31 anni, arrivato a settembre a Bogliasco da svincolato in prova ed oggi a dir poco decisivo non solo per il rendimento in campo ma anche per il collante che garantisce alla squadra in termini di esperienza e personalità. Un Kasami sempre più pesante in questa Samp anche dopo l'infortunio di Borini che ha privato la squadra almeno temporaneamente di una guida.

"Volevamo vincere a tutti i costi questa partita, per dare il segnale che dobbiamo fare un salto di qualità se vogliamo stare lassù. Sappiamo che non possiamo sempre uscire con il bel gioco, anche se vogliamo, perché gli avversari ci vengono addosso. Se non siamo pronti ad accettare tutti i duelli non andiamo da nessuna parte. Penso che abbiamo imparato a tenere duro e sappiamo di dover affrontare tutte le partite allo stesso modo” le parole dello stesso Kasami dopo la vittoria con la Reggiana.

Con una spiegazione anche sulla sua curiosa esultanza, un gesto quasi a mimare una colazione pucciata nel caffè. "A tavola mangio il banana bread e ho insegnato agli altri ragazzi a mangiarlo, quindi ho mimato quando bevo il caffè. E' importante avere il gruppo, anche per i ragazzi che non giocano, stiamo crescendo anche da quel punto di vista. Ora abbiamo due partite in casa, conosciamo la nostra forza. Nelle ultime partite abbiamo creato una bella energia tra noi e i tifosi e speriamo di continuare con le vittorie. Ora testa bassa, recuperiamo e poi ci confrontiamo a mille per la prossima partita" le parole di Kasami.

Una Samp che riparte anche dal primo gol in maglia blucerchiata (con tanto di lacrime) di Manuel De Luca, dalla crescita costante di Yepes ed Esposito, del contributo comunque prezioso di Verre sulla trequarti, senza dimenticare le parate di Stankovic e l'affidabilità di Ghilardi e Facundo Gonzalez. Tante certezze che dovranno però essere confermate di settimana in settimana, per firmare una vera risalita. Domani la ripresa degli allenamenti a Bogliasco.

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