Tutto esaurito al Teatro Carlo Felice di Genova per 'My name is Luca', la serata benefica organizzata per celebrare la memoria del campione a un anno dalla morte e ricordare la sua attività di raccolta fondi a favore della ricerca sulla Sla. Presente anche la moglie Cathryn con le due figlie. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha annunciato che a Gianluca verrà dedicato uno spazio all'interno del Waterfront di Levante.
Centinaia le persone accorse, non solo tifosi sampdoriani, per partecipare all'evento, tra gli ospiti Giuseppe Bergomi, Luca Marchegiani, Pep Guardiola in videcollegamento, numerosi giocatori blucerchiati, delle altre squadre e della nazionale. Presente anche il cantante Fedez.
"Lui aveva un ultimo sogno, quello di diventare presidente della Sampdoria e mi dispiace davvero tanto che non sia riuscito a coronarlo''. Così Roberto Mancini, ex ct dell'Italia e attuale allenatore della nazionale saudita in video collegamento. ''Non lascia nessuna eredità, perché persone come Luca non se ne vanno mai ma restano sempre dentro di noi".
Giuseppe Bergomi rivela che Vialli arrivò a un passo dal diventare l'allenatore della nazionale italiana dopo Giovanni Trapattoni nel 2004. "Un aneddoto che mi lega a Gianluca tantissimo è che lui per poco non è diventato allenatore della nazionale, - racconta Bergomi l'esperienza vissuta - mi aveva chiamato per andare a prenderlo in segreto all'aeroporto di Malpensa perché mi doveva parlare, 'sarai il mio secondo' mi disse al ristorante, poi dopo non se n'è fatto niente". "
"Il Carlo Felice gremito e pieno d'affetto è un'altra vittoria di Gianluca - commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Le porte della Regione saranno sempre aperte per ricordare un grande campione di vita e di sport. Vialli diceva che l'importante non è vincere ma pensare in modo vincente. Così si può affrontare la vita. Questa sala, questa sera, è una grande vittoria anche oggi che Gianluca non c'è più.Una sala piena di affetto, di persone che vogliono ricordare con emozione ma anche con un sorriso un grande uomo e un grande campione. Perché è proprio lui che ci ha voluto lasciare qualcosa e il teatro pieno lo dimostra. E siamo orgogliosi che grazie all'impegno della fondazione Vialli Mauro potremmo sostenere la ricerca sulla lotta alla SLA e al cancro".