GENOVA - La Coppa Davis conquistata dall'Italia nel 2023 sbarca a Genova. A Palazzo Tursi l'"insalatiera" per eccellenza fa bella mostra di sé. È ancora fresco il ricordo della vittoria sull'Australia in finale e il trofeo portato a casa da Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, il ligure Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli con gli Azzurri capitanati da Filippo Volandri. Tra i protagonisti di quell'impresa, oltre a Sinner, anche il sanremese di 23 anni Arnaldi.
Diego Nargiso nel 1998 la Coppa Davis l'ha solo sfiorata. Su Arnaldi è netto: "È un ragazzo che ha dimostrato il suo valore, l'anno scorso è entrato nei primi 50 del mondo. È ambizioso e può ambire a entrare nelle prime 20 posizioni della classifica mondiale. È un ragazzo che lavora tantissimo. Deve migliorare nel servizio, poi ci vorrà il tempo con le scelte che farà e le esperienze, ogni match sarà un'esperienza in più. La sua caratteristica migliore? La personalità, non ha mai paura di giocare con nessuno. Scende in campo rispettando gli avversari ma senza nessun timore reverenziale: è un lottatore".
Arnaldi oggi è il numero 37 al mondo. Giudizio positivo che arriva anche da un altro tennista ligure, il genovese Vincenzo Vattuone: "Ha fatto un enorme salto nell'ultimo anno, è entrato prima nei migliori 100, ora è arrivato nei primi 40. Ha da migliorare sicuramente nel servizio e sottorete. Ma ha grandi margini".
Anche per il vicepresidente della Fit Giovanni Milan sottolinea il talento di Arnaldi: "Arnaldi è un giocatore molto difficile da affrontare, anche per gli avversari prima di riuscire a fargli un punto devono faticare molto. Sa gestire bene le partite ed è tatticamente molto forte. Magari non ha il colpo esplosivo ma è un giocatore completo e solido dal punto di vista mentale. Può arrivare tra i migliori 20 del mondo".