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La necessaria scelta della specializzazione fu compiuta all'età di 14 anni, nella quale fu notato da Massimo Sartori - storico coach dell'altro tennista altoatesino, Andreas Seppi - che lo fece trasferire all'accademia di Riccardo Piatti a Bordighera
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di Aurora Bottino

BORDIGHERA - C'è anche un po' di Liguria, nel dettaglio Bordighera, nella vittoria incredibile dell'altoaltesino Jannik Sinner a Melbourne. 

Il leader del tennis azzurro in finale ha battuto al quinto set in rimonta il russo Daniil Medvedev con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3, aggiudicandosi l'Australian Open, il suo primo Slam, ed entrando a tutti gli effetti nella storia.

Ha aspettato quasi mezzo secolo l'Italia per festeggiare il trionfo di un azzurro in un torneo del grande slam e finalmente è arrivato. L'altoatesino a 22 anni è riuscito laddove in precedenza erano arrivati solo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, entrambi a Parigi e l'ultima volta nel 1976, issando per la prima volta nella storia il tricolore sul primo major stagionale.

Nato a San Candido e cresciuto a Sesto, a una manciata di chilometri dal confine con l'Austria, Sinner ha iniziato a praticare tennis a 7 anni ma fino all'età di 12 anni è stato una grande promessa dello sci alpino.

La necessaria scelta della specializzazione fu compiuta all'età di 14 anni, nella quale fu notato da Massimo Sartori - storico coach dell'altro tennista altoatesino, Andreas Seppi ma anche di Marco Cecchinato e Karin Knapp - che lo fece trasferire all'accademia di Riccardo Piatti a Bordighera, in Liguria.

Ed è lì, che dai 14 anni in poi, Jannik è sbocciato sotto l'occhio attento di Piatti, che come allievi ha avuto Djokovic e Raonic, Furlan e Ljubicic, Camporese e Gasquet. Non solo il tennis però: tra i campi di terra ed erba sintetica ha anche imparato il suo italiano dopo essere cresciuto parlando tedesco.

Il coach ligure qualche tempo fa raccontava un aneddoto di Jannik che riguarda le racchette: «Se le incorda da solo. Lo ha imparato fin da piccolo, perché secondo la sua famiglia più si è autosufficienti meglio è. Lo fa sia negli allenamenti che nei tornei, e con i primi guadagni ha voluto fare un investimento e si è comprato una macchina incordatrice da 700 euro».

È cresciuto allenandosi soprattutto sul veloce e il suo punto di forza sono anche la grande capacità di controllare i nervi e le emozioni e il fisco leggero (1,88 m di altezza per 75 kg di peso). 

Proprio in Liguria, nel Ponente, potrebbe tornare per un salto sul palco del Festival di Sanremo. Jannik Sinner potrebbe essere il superospite sportivo perfetto per Sanremo 2024, e questo lo sanno tutti.

Non è da oggi che il festival lo corteggia, i contatti sono in corso da tempo, e anche al fuoriclasse altoatesino piacerebbe, a quanto si apprende, partecipare all'evento tv per eccellenza che gli darebbe la più ampia delle platee televisive in un colpo solo. A dicembre lo aveva raccontato in un'intervista su La Stampa: "Mi piacerebbe molto fare un salto a Sanremo. Mi piace tanta musica diversa, dal rap al rock e anche il pop. In Italia siamo fortunati, abbiamo tanti artisti straordinari e la nostra musica è bellissima". Un'occasione, magari, per tornare a salutare i vecchi amici conosciuti nel suo lungo periodo di vita passato nella regione.