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Sport

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di Stefano Rissetto

Il mercato invernale della Sampdoria si è chiuso senza le temute cessioni dei pezzi pregiati come Colley e Thorsby, ruotando attorno al principale "acquisto" che è Marco Giampaolo, richiamato dopo due anni e mezzo a guidare la squadra blucerchiata. La campagna invernale ha avuto una regia plurale: il presidente Marco Lanna ex campione d'Italia e vincitore di Coppa delle Coppe, il capo area tecnica Carlo Osti (appena reintegrato) accanto al direttore sportivo Daniele Faggiano, il consigliere di amministrazione con delega sportiva Antonio Romei, anch'egli rientrato dopo le dimissioni di Ferrero che lo aveva avuto per anni come braccio destro.

ACQUISTI: sono arrivati Sensi dall'Inter, il trequartista vagheggiato dal tecnico che si vede proporre anche Sabiri prelevato dall'Ascoli con fama di grande incompiuto ovvero le operazioni predilette da Giampaolo, l'attaccante Supriyaga dalla Dinamo Kiev, i difensori Magnani e Conti da Verona e Milan e il centrocampista Rincon dal Torino. Fino all'ultimo i dirigenti doriani hanno provato a rinforzare l'attacco con Defrel o Castillejo, ma queste operazioni non sono andate a buon fine. Lo stesso Faggiano, espressa soddisfazione per quanto fatto in questo mercato ("Ci teniamo stretti i nostri giocatori migliori"), ammette: "Siamo dispiaciuti per Castillejo, avevamo l'accordo ma lui non se l'è sentita di accettare all'ultimo. Per Defrel non abbiamo trovato l'accordo economico con il Sassuolo, non potevamo andare oltre le nostre possibilità".

CESSIONI: Sono tornati alla Juventus i due prestiti secchi della scorsa estate: Ihattaren (peraltro mai impiegato) e Dragusin, girati poi rispettivamente all'Ajax e alla Salernitana. Via anche Adrien Silva, verso gli Emirati previa rescissione, Chabot al Colonia, Verre all'Empoli, Ciervo che era in prestito dalla Roma e che va al Sassuolo, Torregrossa al Pisa e Depaoli al Verona.