GENOVA - Ci siamo, sabato riparte il campionato del Genoa con la difficile trasferta all'Olimpico per sfidare la Roma di Mourinho. Giallorossi che inseguono il piazzamento Champions, il Grifone che completamente rifatto dal general manager Spors (9 acquisti, 12 cessioni esclusi i movimenti minori) tenta di ripartire per raggiungere una salvezza oggi piuttosto complicata. Ma sembra respirare un'aria nuova la squadra del tecnico Blessin. Entusiasmo e coraggio le parole d'ordine.
Il Genoa brutto quello ereditato da Preziosi e ora comprensibilmente disperato, ma comunque convinto di giocarsela fino alla fine. Viste le premesse è già qualcosa. Josha Wander in un'intervista ha detto che il gruppo 777 Partners ha investito già parecchie decine di milioni ma che l'equilibrio finanziario è un obiettivo quanto arrivare in Europa in 4 anni. Insomma l'ambizione non manca è quello è il motore di tutte le iniziative imprenditoriali.
Il calcio però ha numeri legati al campo. È lì che ci si scontra. Contro la Roma probabile, anzi quasi certo l'esordio di molte facce nuove. Ipotesi 1 con 3-4-3: Sirigu in porta, difesa con Vanheusden, Bani e Ostigard (o Vasquez), centrocampo con Hefti e Czyborra sulle fasce, Badelj e Amiri in mezzo con Sturaro in alternativa visto che Rovella non recupera, c'è anche la possibilità di Portanova. Tridente d'attacco con Gudmunsson, Destro e Yeboah. Piccoli e Ekuban pronti. Ipotesi 2, 4-3-3: Sirigu, Hefti, Vanheusden, Ostigard Czyborra, in mezzo Badelj, Portanova e Amiri e in avanti i tre già menzionato nel precedente schema. Arbitra Abisso. Ora il Genoa può sbagliare poco, ma quello che pare un miracolo appare meno impossibile di prima. Solo incoscienza?