LA SPEZIA - Thiago Motta è l'allenatore del mese di gennaio in serie A dopo le tre vittorie consecutive dello Spezia tra Genoa, Milan e Sampdoria. "Fa piacere, ma la mia grande felicità è vedere i miei giocatori che si impegnano, che fanno un fantastico lavoro ogni giorno. Chi gioca di più e chi ha giocato di meno. E' un riconoscimento che premia tutti, non solo me. Sono i calciatori che mettono in pratica ciò che noi proponiamo", dice il tecnico in vista della trasferta di Salerno di lunedì sera. Con un bottino di 25 punti ed il quattordicesimo posto in classifica, il primo avversario per i bianchi è il rischio di rilassarsi. "Il momento è interessante, ma lo Spezia deve migliorare ancora se vuole affrontare al meglio le partite che rimangono - dice Motta alla vigilia della partenza per la Campania -. Ormai non penso più neanche partita per partita, ma giorno per giorno. L'unico modo per fare meglio è questo, per essere sicuro di essere pronto quando arrivano le partite. Non cambia nulla per noi, che abbiamo un obiettivo chiarissimo".
Il morale è alto nel gruppo, il livello degli allenamenti molto soddisfacente per l'allenatore che, in settimana, ha concesso anche un giorno libero "feriale" e portato tutto il gruppo a pranzo. "Era già previsto nel programma. Sono momenti che servono a stare assieme, a conoscersi e avvicinarci all'obiettivo finale. Sappiamo che lunedì sarà una partita impegnativa, contro una diretta avversaria. Ci arriveremo nel modo giusto, non cambierà nulla rispetto a quanto fatto fino ad oggi". Tra le certezze di questo periodo il ruolo di Rey Manaj, centravanti albanese arrivato dal Barcellona B che si preso la maglia da titolare.
"Si sta allenando molto bene da diversi mesi. Lavora per sé stesso e per tutta la squadra, ci ha dato tantissimo nelle ultime partite lo elogia Motta -. Apre gli spazi ai compagni, prova a scambiare e poi si sacrifica in fase difensiva. E' un calciatore importante per la squadra, si è guadagnato la fiducia di tutti i compagni. Ma quello che mi fa stare davvero tranquillo è che Strelec o Antiste, che oggi giocano di meno, in allenamento vanno forte e mi mettono sempre in difficoltà nella scelta".