Lo 0-0 strappato alla Roma con tenacia, coraggio e senza rubare nulla perché il gol al 91esimo di Zaniolo è stato giustamente annullato per un fallo subito da Vasquez, dimostra che il Genoa è vivo. L'intensa cura Blessin funziona.
Quella che con Sheva era un'Armata Brancaleone ora pare una squadra. La cura del tecnico tedesco, lui è il primo a tenere i piedi per terra, ha riaperto alla speranza di centrare il miracolo della salvezza. Con la Roma nessun acquisto degli ultimi giorni è stato impiegato dall'inizio, ma nella ripresa seppur in un momento terribile per l'espulsione di Ostigard che per quasi 30 minuti ha lasciato i compagni in dieci, Blessin ha schierato Amiri e Piccoli. Soprattutto il tedesco ha mostrato qualità tecniche di cui il Grifone aveva bisogno.
Sirigu in due match non ha preso gol e non è poco. Nel primo tempo non ha fatto straordinari e nella ripresa insieme al resto della retroguardia dove si è rivisto in emergenza Maksimovic, ha sofferto ma restando in piedi. Il bunker ha retto grazie anche a Badelj e Sturaro praticamente ovunque. Davanti Destro poco servito ma anche poco mobile. Meglio Ekuban e Yeboah invece è andato a sprazzi. Ecco, quello del gol che manca sl Genoa è un problema che lo staff tecnico deve risolvere visto che nelle ultime 6 solo due reti siglate: Melegoni con la Lazio e Destro col Sassuolo. Poi un poker di nulla.
Per ora l'unità e il gruppo sono fattori protagonisti, ma con Salernitana in casa e Venezia fuori ecco spareggi senza appello dove servirà di più. Amiri è pronto e anche Gudmundsson è una risorsa come Rovella che dovrebbe rientrare al pari di Criscito. C'è bisogno di tutti e anche dei tifosi. Col Ferraris al 50 per cento di capienza i 14000 presenti dovranno spingere i rossoblu in un ritrovato feeling che è come un acquisto in più. Blessin e i suoi per battere un colpo con i campani, ci contano.