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Sport

L'infortunio dell'attaccante "costringe" la società ad attingere al mercato degli svincolati
1 minuto e 21 secondi di lettura
di Maurizio Michieli
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La Sampdoria è tornata prepotentemente alla vittoria al “Ferraris”, calando addirittura un poker in faccia allo stordito Sassuolo. L’ultimo successo casalingo dei blucerchiati risaliva al 27 novembre contro il Verona, mentre l’ultimo 4-0 era stato firmato tre anni orsono contro l’Udinese proprio sotto la guida di Marco Giampaolo, che non ha sbagliato una mossa.

Colley e Rincon, malgrado il rientro di poche ore prima dalla Coppa d’Africa, sono stati tra i migliori in campo, Candreva mezzala si è trovato perfettamente a suo agio con due assist e un gol, i nuovi acquisti Sensi e Conti sono andati in rete.

Due le note stonate: l’infortunio di Gabbiadini al ginocchio e l’ingresso di Supryaga, messo e tolto subito dopo dalla disperazione e per la necessità di posizionare la squadra con un più protettivo 4-4-2. Tre punti che fanno morale e classifica, anche se la strada per la salvezza rimane lunga, specie se, come sembra, il ko di Manolo si rivelasse serio.

Ecco perché la Samp sta correndo ai ripari con il tesseramento dello svincolato Sebastian Giovinco, 35 anni, ex Toronto e Al Hilal. L'attaccante, ex Juventus, è già in viaggio per l'Italia e domani si sottoporrà alle visite mediche. Domenica all’ora di pranzo per la Sampdoria c’è il Milan a San a Siro, una sfida che la squadra di Giampaolo potrà affrontare con rinnovata fiducia ma anche con seri problemi in attacco, visto l’infortunio di Gabbiadini, la convalescenza di Quagliarella (stiramento al polpaccio), l’’immaturità di Supryaga e la totale indisponibilità di Damsgaard.

Resta Caputo, che con il Sassuolo ha dato concreti segni di risveglio, proprio sul piano dell’atteggiamento.