LA SPEZIA - Lo Spezia si sta abituando al Monday Night. Dopo la trasferta di Salerno e in attesa della sfida al Dall’Ara di Bologna, anche con la Fiorentina si gioca di lunedì sera: storture un po’ stravaganti del calendario contemporaneo.
La partita con la Viola messa nella notte di San Valentino sembra, poi, uno scherzo del cupido del pallone: avversario, per la prima volta dopo il grande tradimento, sarà Vincenzo Italiano. L’allenatore della storica promozione in serie A e della miracolosa salvezza tornerà al Picco per la prima volta da avversario: non sarà, non potrà esserlo, una serata come le altre. Dall’amore incondizionato per "il Vincenzo", la piazza spezzina è passata dall’incredulità all’odio e, nonostante gli appelli della curva Ferrovia a concentrarsi sul supporto allo Spezia in una partita difficile, è inevitabile che l’atmosfera attorno all’ex allenatore sarà caldissima.
Sul campo il divario tra le squadre appare netto: la Fiorentina, seppur priva di Vlahovic, è costruita per piazzarsi stabilmente nel lato sinistro della classifica, lo Spezia ha invece sposato una linea verde che, al li di là della posizione lusinghiera, la rende meno competitiva e più a rischio. La secca sconfitta dell’andata, seppure maturata in un contesto diverso, ne è la dimostrazione.
Ma gli spezzini, in striscia positiva da 4 turni, ultima sconfitta il 6 gennaio in casa col Verona, sono a caccia di conferme. Con la Viola rientra Kovalenko, che ha recuperato, e filtra ottimismo per Maggiore. Ancora fuori Sher e Bastoni oltre al lungodegente Leo Sena.